Una lettera mandata a Famiglia Cristiana riapre lo scenario difficile e assai delicato attorno alla Madonna di Medjugorje e alla stessa fede cristiana: una madre dilaniata per la divisione della propria famiglia scrive al direttore della rivista cattolica e prova a spiegare brevemente cosa è successo davvero. «Due giorni dopo la nascita del mio nipotino così scriveva mio figlio alla sorella: «Tu hai detto che per colpa mia non possiamo essere una famiglia unita. Quante volte io e mia moglie vi abbiamo invitato a Medjugorje, in ritiro. Tu hai scelto di non dire sì.», scrive la madre dei due fratelli in lotta. A quel punto, quanto il figlio riferisce alla sorella segna il vero punto critico dell’intera vicenda: «Gesù non è venuto per unire ma per dividere tra chi lo vuole seguire e chi no. Vi vorrò sempre bene, ma non mi fido di voi e non potrò mai aprirvi la porta di casa mia». Una posizione forte, anzi fortissima che non permette ad oggi la riconciliazione in quella famiglia cattolica dilaniata, come spiega la stessa donna al termine della lettera: «Da cinque mesi cerco di convincerlo a riallacciare i rapporti con noi genitori e i fratelli, non conosciamo il nostro nipotino. Siamo cattolici, senza essere così estremi. Sono mamma e nonna, mi aiuti».



LE PAROLE DELLA MADONNA

La Madonna di Medjugorje, il messaggio del Vangelo di Gesù e la stessa storia della Chiesa ripete più volte e con maggior forza che la forza prima di ogni rapporto e relazione umana è proprio quella dell’unione, dell’amore professato e del tentativo di perdono. Lo spiega anche Don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana, nel rispondere alla lettera pervenuta: «posso dedurre una sorta di estremismo religioso da parte di tuo figlio, che non corrisponde né al messaggio di Medjugorje né al Vangelo». In effetti la frase intesa dal fratello “ribelle” riguarda il Vangelo di Luca (12, 51) in cui Gesù afferma, «Sono venuto a portare la divisione», ma si può intendere più per una difficoltà e fatica a mettere Cristo come prima preoccupazione e prima importanza nella propria vtia quotidiana; e non piuttosto l’intenzione di portare la divisione tra gli uomini e gli stessi fedeli. «Ma scegliere il Vangelo significa amare tutti, essere misericordiosi, perdonare, cercare la giustizia e la pace. Mi auguro che per la tua famiglia tutto si rassereni al più presto. E tu non smettere di pregare e di voler bene a tuo figlioe al tuo nipotino», spiega ancora Don Rizzolo, terminando la sua lettera. Un tema alquanto delicato che vede una dinamica famiglia che nessuno conosce e che dunque fino in fondo resta complessa anche solo da intuire in tutti i reali particolari: resta però un fatto, per chi prenderà questo caso (o l’ha già preso) come una conferma ferrea che “i pellegrini di Medjugorje siano solo degli integralisti o estremisti cattolici”.



Andiamo infatti a prendere le stesse parole della Madonna di Medjugorje, in un messaggio uscito proprio ieri dopo la visione di Mirjiana: «invece voi, figli miei, voi avete diverse domande: non comprendete il dolore, non comprendete che, per mezzo dell’amore di Dio, dovete accettare il dolore e sopportarlo. Ogni essere umano, in maggior o minor misura, ne farà esperienza. Ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia, una speranza esiste: è mio Figlio, Dio generato da Dio». La risposta a tutto è in quel Sì di Dio che decide di farsi uomo sulla Terra annunciando a tutto e tutti la propria rivelazione: in quel Sì della Madonna di accoglierlo, in quel Sì dei discepoli di scegliere liberamente la Sua amicizia. Una unità che ha creato “disunità” nel mondo per l’odio generato dall’invidia e dal cambiamento di Gesù ritenuto troppo eccessivo secondo la tradizione: è la stessa Madonna di Medjugorje ad invitare invece a quella unità benevola che nel nome del perdono di Cristo resta uno dei misteri più insondabili della rivelazione cristiana. Non sappiamo se e come potrà riunirsi quella famiglia “spezzata” ma di certo non sarà una imposizione o una “coerenza” da un lato o dall’altro a risolvere alcunché: solo il perdono e il riconoscimento tutto personale di averne bisogno potrà riavvicinare questa, come tutte le famiglie dilatate così drammaticamente.

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