LA SUA VITA
Il 3 settembre viene celebrato san Gregorio Magno, illustre padre della storia della chiesa. Nacque nel 540 a Roma, dalla nobile e cristiana famiglia degli Anicia. Il giovane crebbe nella sua dimora sul Clivus Scauri, attorniato da edifici che esprimevano prepotentemente la potenza della stessa Roma e della chiesa. Nel 572 iniziò la sua carriera civile come prefetto della città, svolgendola con dedizione ed ordine, ma ciò non gli diede la felicità tanto che scelse la vita monastica presso la sua casa che divenne così Monastero di Sant’Andrea al Celio. Questo periodo fu molto rimpianto da san Gregorio in quanto era dedito completamente alla preghiera, al raccoglimento e allo studio delle Sacre Scritture. Ma l’esperienza maturata da lui maturata in ambito civile ed i rapporti che Gregorio instaurò con i bizantini portò papa Pelagio a nominarlo diacono ed inviarlo a Costantinopoli con la speranza di ottenere il favore dell’imperatore e sconfiggere così i Longobardi. Durante il suo soggiorno a Costantinopoli, san Gregorio non solo si dedicò di nuovo alla vita monastica ma ebbe modo di conoscere approfonditamente i bizantini; ma presto fu richiamato a Roma, dove fu nominato segretario del papa e si trovò ad affrontare gravi calamità naturali e la peste che portò via con sè lo stesso papa Pelagio II. Tutti scelsero san Gregorio come nuovo papa e lui, nonostante non lo desiderasse, alla fine accettò l’incarico nel 590. Affrontò con coraggio e lucidità ogni questione, sia civile che ecclesiastica, avviando nello stesso tempo un’opera di evangelizzazione come quella che coinvolse i visigoti, i sassoni, i normanni e gli angli pagani della Britannia. Ma il problema che più lo tormentava era la questione longobarda: san Gregorio vedeva questo popolo con gli occhi del buon pastore e con la volontà di instaurare una fratellanza tra i popoli. Riuscì a stipulare con il re longobardo Agilulfo una tregua che si trasformò poi in pace nel 603, grazie all’intercessione della pia principessa bavarese Teodolinda. Il suo pontificato continuò tra opere di bene, come impiegare le rendite della chiesa per distribuire grano, aiutare il clero indigente e riscattare prigionieri. Non mancò di celebrare messa nei giorni festivi nonostante la sua salute fosse cagionevole, segnata dai digiuni e dalla gotta. La morte colse san Gregorio il 12 marzo del 604 e le sue spoglie si trovano oggi nella Basilica di San Pietro.
IL PATRONO DI MANDURIA
San Gregorio Magno, che ha lasciato un notevole patrimonio epistolare, opere, omelie e i canti gregoriani , viene festeggiato a Vizzini (Catania) di cui è patrono, a Casola di Domicella (Avellino), a S.Gregorio da Sassola (Roma), a Lisano Bergamasco e a Manduria, nel tarantino, di cui è patrono. Manduria è un borgo dell’alto Salento in provincia di Taranto, il cui centro storico, racchiuso tra antiche mura, si rivela un vero gioiello tra numerose e sinistre facce in pietra, palazzi gentilizi e chiese tra le quali la romanica “Chiesa Madre”. Uno dei simboli di Manduria si trova nella piazza principale ed è “Palazzo Imperiale Filotico” edificato in stile tardo barocco con l’imponente portale e la balconata in ferro battuto ad occupare l’intera facciata.
Imperdibile una visita poi alla biblioteca “Marco Gatti” ricca di reperti provenienti dalla grande necropoli messapica rinvenuta nell’attuale “Parco Archeologico Mura Messapiche”.
GLI ALTRI SANTI E BEATI DI OGGI
Il 3 settembre sono celebrati tra gli altri i santi Vitaliano di Capua, Mac Nisse, Marino, Sandalio di Cordova, Remaclo di Stavelot, Martiniano di Como, Basilissa di Nicomedia, Febe, Crodegango di Seez, Ausano di Milano, Aigulfo di Lerins, Brigida di Gesù Morello e i beati Teresa di Ourem, Guala di Brescia, Renato Maria Andrieux, Luigi Giuseppe Francois, Pietro Saint-James, Nicola Colin,Brigida di Gesù Morello, Giovanni Luigi Schmid, Claudio Bochot e Giovanni Luigi Schmid.