Nella zona dell’incendio a Mortara le scuole resteranno chiuse nella mattinata di giovedì 7 settembre. Gli istituti scolastici non apriranno a Vigevano, Mortara, Cassolnovo e Parona, e anche nei paesi limitrofi come Cilavegna, Gravellona e Albonese. Una precauzione mantenuta per evitare che possibili effluvi tossici, compresa la temutissima diossina, possano coinvolgere gli studenti. Nella zona di Mortara, dove si è sviluppato l’incendio presso la fabbrica di ritiro e smaltimento rifiuti, la Eredi Bertè, è stato raccomandato alla popolazione di cercare di non uscire e soprattutto di non mangiare ortaggi e frutta locali finché non saranno effettuati tutti i controlli del caso. La colonna di fumo nero sprigionatasi dall’incendio è stata visibile a lungo anche dai grandi centri più vicini in linea d’aria come Milano e Novara. Oltre al pericolo diossina, c’è paura per la dispersione dei residui dei componenti di alluminio e dei pneumatici. (agg. di Fabio Belli)
ALLARME DIOSSINA
L’allarme diossina lanciato anche dal prefetto dopo il grande incendio che ha interessato la ditta di smaltimento di rifiuti a Mortara, nel Pavese, è altissimo. Potrebbero servire anche alcuni giorni prima che i vigili del fuoco possano portare a termine le intere operazioni di spegnimento, rese difficoltoso anche dalla mancanza di idranti. Intanto, come riporta AffariItaliani.it, il servizio meteo dell’Arpa ha annunciato che il fumo tenderà a spostarsi sempre di più verso il centro abitato di Mortara. Gli esperti del centro regionale di monitoraggio qualità dell’aria dell’agenzia, hanno fatto sapere di aver installato un campionatore ad alto volume al fine di valutare l’eventuale contaminazione atmosferica nella zona interessata dal fumo. In merito al disastroso incendio è intervenuto anche Giuseppe Villani, consigliere regionale pavese del Pd, il quale ha spiegato l’assenza di ricoveri, al momento, legati al rogo. “Dalle verifiche che abbiamo effettuato, non ci risultano per ora ricoveri per malori nei pronto soccorso della zona. Ci auguriamo che quanto prima gli enti preposti al controllo e alle verifiche ci sappiano dire se veramente nell’aria si è sprigionata o meno diossina”, ha dichiarato. Resta questo, dunque, il maggiore timore che sta portando i sindaci dei paesi vicini ad invitare la popolazione a restare lontana dalla aree maggiormente interessate e a non fare uso di prodotti dei propri orti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MOLTISSIMI I MATERIALI ALLE FIAMME
In diretta anche Pomeriggio 5 dedica una finestra al caso del giorno, l’incendio della ditta Eredi Bertè a Mortara, tra Pavia e Milano: lo spegnimento del vasto incendio avvenuto alla ditta di smaltimento rifiuti andrà al rilento, come riferito anche dal prefetto, e questo purtroppo non aiuta i rischi di dispersione della diossina. Come ha riportato anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Danilo Pilotti, i materiali che stanno bruciando sono moltissimi: «si tratta soprattutto di scarti di lavorazione misti: pezzi di plastica, legno, gomma e ferro residui di varie attività artigianali. Ci sono poi rifiuti ingombranti come divani e materassi. Non abbiamo notizia che ci siano sostanze particolarmente pericolose». Proprio per la presenza di moltissima plastica, non si può escludere definitivamente la diossina nell’aria: «Non si può escludere con certezza dal momento che sta bruciando plastica, anche se non si tratta di grossi quantitativi», ha spiegato Pilotti al Giorno di Milano.
OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO AL RILENTO
Non accenna a dissolversi la grande nube di fumo causata dall’incendio divampato oggi all’interno della ditta che si occupa di recupero di rifiuti a Mortara, in provincia di Pavia. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, il rogo sarebbe ancora in corso e la colonna di fumo sarebbe ben visibile anche a distanza di molti chilometri. Nel frattempo i sindaci dei Comuni limitrofi stanno provvedendo ad emettere le ordinanze e invitare i propri cittadini ad una serie di azioni precauzionali. Per iniziare il consiglio è quello di restare in casa, con porte e finestre chiuse e di non raccogliere né consumare i prodotti dell’orto, almeno fino a quando non saranno resi noti i risultati delle analisi eseguite dall’Arpa. Il timore espresso dal prefetto di Pavia, Attilio Visconti, che questa mattina è arrivato sul luogo dell’incendio, è quello che possa esserci il rischio diossina. Sebbene l’azienda andata in fiamme si occupasse solo in piccola misura del ritiro e dello smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, al momento bruciano montagne di scarti di ogni genere, tra cui gomma e plastica. Al lavoro ci sarebbero attualmente ben otto squadre di vigili del fuoco impegnate nello spegnimento dell’incendio che richiederà ancora alcune ore prima della totale messa in sicurezza della zona. Si sta valutando anche l’invio di un elicottero, ma a creare maggiore disagio, rallentando le operazioni, sono i problemi di approvvigionamento idrico in quanto attualmente ci sarebbero pochissimi idranti e la pressione nelle tubazioni risulta particolarmente bassa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALLARME DIOSSINA
Allarme nella zona industriale di Mortara, dove è scoppiato un incendio di grosse dimensioni questa mattina. Le fiamme sono divampate all’interno della ditta Eredi Bertè, in via Fermi, alle 6.30 di oggi, mercoledì 6 settembre 2017. L’azienda si occupa di rifiuti speciali e recupero metalli, quindi è scattato subito l’allarme diossina. Lo ha lanciato il prefetto di Pavia, Attilio Visconti: «Le notizie che sto raccogliendo non sono troppo confortanti. Sta bruciando di tutto, comprese gomme e plastica. C’è il rischio diossina», ha ammesso dopo essere arrivato nella zona dell’incendio. La colonna di fumo nero che si è alzata è visibile già a decine di chilometri di distanza. I vigili del fuoco hanno informato che sono andati a fuoco rifiuti speciali, residui di alluminio e un grande numero di copertoni. Da qui la decisione dell’Ats, diffusa dal sindaco Marcho Facchinotti, di consigliare alla popolazione di non uscire di casa, di tenere le finestre chiuse e di non raccogliere i prodotti dell’orto.
PROBLEMI DI APPROVIGIONAMENTO IDRICO
Sono dodici le squadre dei vigili del fuoco che stanno cercando di spegnere il grosso incendio divampato nella zona industriale di Mortara. Sono giunte da Vigevano, Pavia, dai distaccamenti volontari di Mortara, Mede, Garlasco, Robbio e anche da Milano. Le operazioni di spegnimento del rogo dureranno sicuramente molte ore, anche perché a rallentarle ci sono problemi di approvvigionamento idrico. Ci sono pochissimi idranti sul posto e la pressione delle tubazioni è bassa. Stando a quanto riportato da Repubblica, le autobotti stanno facendo la spola con quattro differenti punti di Mortara e pure con alcuni paesi limitrofi per fare rifornimento. A offrire il suo contributo per domare le fiamme arriverà a minuti anche un elicottero. Intanto sono state evacuate le fabbriche vicine perché il vento sta soffiando in senso contrario. Non sono ancora chiare comunque le cause dell’incendio. Oggi però nell’azienda era prevista la visita ispettiva semestrale dell’Arpa.