L’annuncio di una marcia su Roma da parte del movimento di estrema destra, Forza Nuova e fissata per il prossimo 28 ottobre non poteva che far discutere. Perché la data prescelta non può rappresentare un caso. A 95 anni da quella compiuta da Benito Mussolini, Fn annuncia sui social una “marcia dei patrioti”. Che sia una mera provocazione o una delle tante citazioni del ventennio fascista, la proposta della marcia su Roma non è passata inosservata, accendendo le polemiche tra le fila del Pd e non solo. A scendere in piazza è stata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che in serata è intervenuta in modo duro ed inequivocabile con un tweet: “La Marcia su Roma non può e non deve ripetersi”. Un “no” categorico, quello espresso dalla Raggi relativamente alla manifestazione nostalgica organizzata da Fn. Con il suo messaggio affidato a Twitter la sindaca di Roma ha anche rotto il silenzio che per tutto il giorno aveva caratterizzato il Movimento 5 Stelle ed il centro destra. Era stata infatti in particolare la sinistra italiana a sollevare le maggiori polemiche. Al momento, nessuna reazione sarebbe stata segnalata da parte di Fi, Fdl e Lega.
LE POLEMICHE IN ATTO, FIORE REPLICA
Forza Nuova avrebbe provveduto ad annunciare la marcia su Roma solo tramite il social Facebook ma, di fatto, come fa sapere la Questura della Capitale, non sarebbe giunto alcun preavviso legato alla manifestazione annunciata per il 28 ottobre prossimo. Intanto, come spiega Repubblica.it, le maggiori reazioni sono giunte proprio dal Pd, a partire dal deputato Emanuele Fiano che ha presentato una interrogazione urgente nella quale chiedeva al Viminale quali fossero le iniziative che avrebbe adottato al fine di impedire una manifestazione simile. Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, l’ha definita “una provocazione offensiva e pericolosa” e che per questo andrebbe fermata. Per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, la marcia su Roma fu “una tragedia”, dunque rifarla rappresenterebbe “un insulto, una farsa ridicola”. Durissimo anche l’intervento del deputato Marco Miccoli che ha tuonato: “La manifestazione va impedita”. E mentre Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, ha ripercorso quanto avvenuto nel 1922 con rabbia e preoccupazione, il capogruppo alla Camera, Giulio Marcon si è espresso in modo categorico: “No al fascismo in qualunque forma si esprima”. La sinistra ha manifestato il proprio dissenso di fronte all’ipotesi di una marcia su Roma, anche per tramite di Civati che oltre a ribadire la richiesta al Viminale di un divieto, ha chiesto anche lo scioglimento di Forza Nuova. “La tolleranza verso organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound è intollerabile. L’apologia di fascismo è un reato costituzionale. I rigurgiti nazifascisti vanno combattuti, senza se e senza ma. E le organizzazioni neofasciste vanno sciolte”, ha ribadito a tal proposito Acerbo di Rifondazione Comunista- Sinistra Europea. Ma qual è stata a questa ondata di polemiche, la replica di Forza Nuova? Il leader Roberto Fiore, solo in serata ha voluto rispondere alle critiche chiarendo la sua posizione e la proposta avanzata: “È una manifestazione patriottica, non filo-fascista o nostalgica”. “Vogliamo sfilare nel centro di Roma, il ministero dell’Interno sbaglierebbe a vietarla”, ha aggiunto, pur non spiegando la concomitanza con la data del 1922.