I guai legali sembrano dunque non terminare mai per Valentino Rossi, per il quale comunque sono arrivate, proprio nella giornata in cui è partita la causa legale da parte dei suoi custodi, le parole dell’ex collega Loris Capirossi, che in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha avuto parole di grande stima professionale per il “Dottore”, ritenendo ancora prematura la possibilità che possa scendere dalla moto e lasciare spazio a piloti più giovani. Soprattutto, Capirossi ritiene improbabile che un erede di Rossi possa essere individuato in tempi brevi nel mondo del motociclismo: “Sarà dura quanto Vale deciderà di fermarsi. Trovo difficile trovare un suo erede. L’Italia sta sfornando tanti talenti e Morbidelli ne è un esempio. Però è ancora presto per pensare ad un successore di Vale, trovare uno come è ed è stato Valentino Rossi non è affatto facile.” E dunque, cause o no, secondo Capirossi ci sarà ancora tempo per vedere Rossi regalare emozioni sulle due ruote. (agg. di Fabio Belli)
ECCO COSA CHIEDE LA FAMIGLIA UNTU
Valentino Rossi è stato messo al centro di un nuovo caso, stavolta a lamentarsi è la famiglia Untu che chiede il pagamento di circa 114mila euro tra straordinari, Tfr e 13esima insoluti. Ha parlato l’avvocato della famiglia Untu Mario Del Prete come riportato da MotorSport.com: “Ho chiesto al giudice di interrogare Valentino Rossi perché confermi di aver detto nel 2006 al Signor Untu di espletare tutto il lavoro necessario per il mantenimento e la conservazione del complesso come se fosse stata casa sua. Chiediamo quindi che il giudice condanni in solido sia Valentino Rossi che suo padre al pagamento di quanto spetta ai miei clienti che sono stati licenziati in maniera davvero traumatica il 24 e il 27 dicembre 2017”. Staremo a vedere se proprio Valentino Rossi deciderà di dire la sua in merito alla questione. (agg. di Matteo Fantozzi)
GLI EX CUSTODI GLI FANNO CAUSA
Nuovi guai legali per Valentino Rossi, leggenda vivente della Moto GP. Il motociclista di Tavulla infatti dovrà fare fronte alla causa dei due ex custodi della sua villa. Nuova noia giudiziaria per Rossi, al centro nel 2007 di un contenzioso con l’agenzia delle entrate per evasione toscale pari a 43,7 milioni di euro. Una vicenda risolta con un accordo, giunto nel febbraio del 2008, patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e di 16 milioni per il periodo 2005-2006.Dopo l’archiviazione del ricorso presentato dai vicini di casa del Ranch dove si allena, il famoso numero 46 dovrà fare i conti con la richiesta di risarcimento presentata dai moldavi Victor Untu e Jigan Zinaida per un ammontare complessivo di 114 mila euro. La cifra, secondo i legali del motociclista, è assolutamente ingiustificata e la situazione verrà risolta attraverso il passaggio dal tribunale.
GUAI LEGALI PER VALENTINO ROSSI
Come riporta Il Resto del Carlino, la vicenda risale alla vendita della villa e lo scioglimento della società Domus Mea, rappresentante legale Graziano Rossi, che ne deteneva la proprietà dell’immobile. Licenziata alla vigilia di Natale 2016, la coppia di ex custodi ha chiesto sei mesi di indennità e cinque anni di straordinari non percepiti, che formano il totale di 114 mila euro. Victor Untu e Jigan Zinaida si sono rivolti ad un avvocato per portare Valerino Rossi e suo padre Graziano Rossi davanti al giudice di lavoro di Pesaro. Virgilio Quagliato e Giacomo Cancellieri, legali del motociclista, ritengono ingiustificata la richiesta: secondo i due avvocati infatti gli ex custodi non avrebbero fatto straordinari, in quanto il loro datore di lavoro non glieli avrebbe mai chiesti. La vicenda, come detto in precedenza, passerà dalle aule di tribunale: il primo atto andrà in scena il prossimo venerdì 12 gennaio 2018 davanti al giufice Maurizio Paganelli, sottolinea Sport Mediaset.