Un ospizio lager è stato scoperto a Oristano: le urla strazianti degli anziani risuonano attraverso i filmati trasmessi da Pomeriggio 5. Loretta Turnu, titolare della comunità alloggio per anziani Villa Rosina, è stata denunciata dalla Squadra mobile e posta agli arresti domiciliari con divieto di comunicazione con estranei. L’indagine risale ad un anno fa e riguarda casi di maltrattamenti nei confronti degli ospiti del centro. Attraverso le intercettazioni ambientali gli inquirenti hanno accertato le violenze fisiche, psicologiche e morali sugli anziani, vittime anche di costrizioni e vessazioni. Sui corpi i segni delle immobilizzazioni con lesioni ed escoriazioni. I maltrattamenti sono riscontrabili anche nelle condotte e nei comportamenti omissivi sugli ospiti e sulla loro igiene. Come riportato dall’Unione Sarda, è stata rilevata anche l’indiscriminata e irregolare somministrazione di farmaci che facevano sembra gli anziani agli occhi di familiari e visitatori “particolarmente rilassati”. Clicca qui per il servizio di Pomeriggio 5 con l’audio straziante.
OSPIZIO LAGER A ORISTANO: ARRESTATA LA TITOLARE
Dalle indagini è emerso un particolare episodio nel quale la titolare dell’ospizio ha minacciato un ospite: se non avesse smesso di disturbare con i suoi lamenti, gli avrebbe provocato intenzionalmente dolore a un piede, peraltro già sofferente a causa di una patologia diabetica. Una paziente ha raccontato che le veniva strizzato il seno perché la 59enne era gelosa della sua abbondanza di misura. E quando l’anziana era senza dentiera le allargava la bocca senza motivo, mentre altre volte le premeva sugli occhi con i pollici per provocarle dolore. Una casa degli orrori quella gestita da Loretta Turnu, accusata di maltrattamenti nei confronti di assistiti non autosufficienti che, però, non avrebbe potuto accogliere. Ma è anche accusa di aver somministrato loro dei farmaci senza averne titolo. E in tre occasioni lo avrebbe fatto con dosi così abbondanti di sedativi da far finire un ospite al Pronto soccorso dell’ospedale di San Martino.