Tante parole, non tutte chiarissime, e molti misteri che rimangono dopo l’intervista fatta a Lorenzo Manchisi sulla morte orribile della sorella: non ha spiegato il perché di quella casa fatiscente con la ragazza che viveva nell’immondizia; non ha spiegato perché non hanno mai chiamato nessuno per le condizioni preoccupanti della sorella; e soprattutto, ha smentito quanto invece tutti i vicini e alcuni parenti hanno confermato, ovvero che la ragazza avesse anche alcuni problemi non solo fisici. «Lei non pesava 33 chili ma 38, non mi sembrava che stesse male e per questo non abbiamo mai chiamato nessuno; e poi non è vero che non usciva mai, a volte faceva la spesa anche se era lei a non volere molte volte provare ad uscire». Le parole di Lorenzo sono in molti passaggi confusi, e si possono spiegare anche con il dolore della perdita di una sorella: ma i misteri restano e tanti punti la procura dovrà chiarirli perché né dalla madre né del fratello di Paola Manchisi ancora si è capito perché quella ragazza per oltre 15 anni di fatto non ha quasi mai messo piede fuori da quella casa-tugurio. (agg. di Niccolò Magnani)
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PARLA IL FRATELLO LORENZO

In diretta a Pomeriggio 5 oggi si torna a parlare del caso di Paola Manchisi e in esclusiva sarà intervistato da Barbara D’Urso il fratello della ragazza 31enne disabile morta di stenti a Polignano a Mare. Un mistero nel mistero come sia stato possibile che tutti i famigliari tenessero in casa quella ragazza da oltre 15 anni e che non si siano “accorti” dei peggioramenti fisici che l’hanno portata fino alla morte: in attesa di conoscere le reali cause della sua scomparsa, il fratello Lorenzo Manchisi – anche lui residente nella stessa casa nel Barese – proverà a raccontare tutta la sua verità dopo che la madre giusto ieri aveva allontanato tutte le critiche e le accuse. Confermerà quanto detto dalla madre? Racconterà alcuni dettagli delle ultime ore di Paola? Al momento le versioni della famiglia Manchisi sono al vaglio della procura, intanto però la gente del quartiere accusa quella stessa famiglia di aver di fatto portato alla morte la giovane innocente: di certo Lorenzo proverà a difendersi e potrebbe anche essere giunta l’ora di rivelare, per davvero, i motivi di una chiusura in “gabbia” per oltre 15 anni di una ragazza, al netto di tutti i problemi e stabilità che potesse avere. (agg. di Niccolò Magnani)



PARLA LA MADRE, “NON È VERO CHE NON MANGIAVANO”

Continua a fare discutere il caso di Paola Manchisi, la giovane 31enne morta di stenti a Polignano a Mare. Gli inquirenti indagano sui motivi del decesso della donna, che non usciva di casa e verteva in una situazione di denutrizione, con i due genitori al centro delle indagini. La troupe di Pomeriggio Cinque ha intervisto la madre della donna, che ha negato sia morta di stenti, bensì per un arresto cardiaco. Presenti sul posto anche gli amici di Lorenzo Manchisi, fratello di Paola, che hanno commentato così: “Vi sembra che Lorenzo non mangiava? Secondo me loro stavano bene e non è vero che non mangiavano. Per quanto riguarda i problemi con la casa, la madre aveva problemi con la schiena e non riusciva a fare i lavori di casa. Ho visti con i miei occhi che andavano a fare la spesa, di certo mangiavano”. (Agg. Massimo Balsamo)



“HA AVUTO UN ARRESTO CARDIACO”

Le telecamere di Pomeriggio 5 si sono recate a Polignano a mare, sulle tracce della madre di Paola Manchisi, la giovane 31enne morta di stenti a 31 anni per via di una situazione drammatica sotto più punti di vista, in particolare sul piano del grave libello di denutrizione in cui verteva. L’anziana, ora indagata con il marito per abbandono di incapace ha spiegato con un tono molto alterato il perché la figlia non uscisse mai di casa: “Perché non aveva da fare”. Ha quindi smentito le voci che la figlia fosse anoressica: “Mangiava invece! Chi lo ha detto che non voleva mangiare? Paola mangiava regolarmente. Stava bene ma ha avuto un arresto cardiaco purtroppo”. Sarebbe morta per questa ragione, dunque, a detta della madre secondo la quale la gente del posto li avrebbe finora infamati. E sulle voci di maltrattamenti emerse, la madre di Paola ha ancora una volta negato: “Nessun maltrattamento, io amo i miei figli perché li ho messi al mondo con amore. Erano due e adesso ne ho uno, basta!”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DA 15 ANNI CHIUSA IN CASA

La trasmissione Pomeriggio 5 torna anche oggi ad occuparsi di una storia drammatica, quella che ha visto protagonista una giovane donna 31enne, Paola Manchisi, affetta da disabilità e morta alcuni giorni fa per via di una gravissima situazione di denutrizione, tanto da essere giunta ormai a pesare poco più di 30 chilogrammi. Del caso se ne era già occupata ieri Barbara d’Urso che oggi trasmetterà l’intervista esclusiva alla madre, la quale insieme al marito è stata indagata per abbandono di incapace aggravato dalla morte. Nell’abitazione di Polignano amare, in provincia di Bari, Paola viveva insieme ai genitori anziani e ad un fratello. Da 15 anni si era rinchiusa nel suo mondo e, pare, lì sarebbe rimasta fino alla sua morte in una sorta di prigione volontaria. L’allarme sarebbe stato lanciato non dalla madre, come era stato inizialmente detto dalla stampa locale, bensì da un’altra parente, come confermato ieri pomeriggio ai microfoni della trasmissione Mediaset dal comandante dei Carabinieri che insieme ai colleghi si è recato sul posto, trovandosi di fronte una situazione di forte disagio. Perché, oltre agli stenti, causa quasi certa della morte di Paola, la 31enne viveva in una situazione igienico-sanitaria di forte degrado.

PAOLA MANCHISI, POTEVA ESSERE SALVATA?

Secondo quanto finora accertato, riporta Corriere.it, per anni i genitori di Paola Manchisi si sarebbero rifiutati di ottenere assistenza dei servizi sociali. Dall’autopsia eseguita sul corpo della 31enne, è stato appurato il grave stato di denutrizione e debilitazione della ragazza, che presentava anche una grave flebite alla gamba, non curata e larve sul corpo dovute esattamente alla scarsa igiene. In una situazione simile, anche un banale raffreddore avrebbe potuto ucciderla. Le segnalazioni sul caso di Paola però, non erano mancate anche in passato e proprio un inviato di Chi l’ha visto si era recato a Polignano per cercare di fare chiarezza sulla vicenda che appariva sin da subito molto delicata e controversa. All’epoca, alcuni mesi fa, i genitori di Paola smentivano qualunque tipo di difficoltà sostenendo: “Paola sta bene, vi hanno dato un’informazione sbagliata. Esce quando è necessario uscire. Con gli amici si sentono per telefono”. Le cose in realtà pare siano state molto differenti e ad oggi ci si domanda se la 31enne poteva essere salvata e se la sua morte, come dichiarato ieri sera in diretta tv da Federica Sciarelli, può realmente essere definita una sconfitta.