Il caso di Sofiya Melnyk continua ad essere caratterizzato da un grande interrogativo: chi ha ucciso la bella 44enne ucraina, scomparsa il 15 novembre scorso e rinvenuta cadavere la vigilia di Natale in fondo a una scarpata? E’ stato davvero il compagno Pascal Albanese o c’è un altro uomo finora rimasto nell’ombra? A ripercorrere il giallo di Cornuda è stata la trasmissione Chi l’ha visto che nella puntata di ieri ha tracciato l’intera vicenda a partire dai tanti uomini che hanno fatto parte della sua vita terminata in modo drammatico: non solo il 50enne Pascal, morto suicida alcuni giorni dopo la sua sparizione, ma anche il geologo 70enne con il quale intratteneva una relazione da 9 anni e che considerava il primo un cugino della donna, come la stessa gli aveva fatto credere. Ai microfoni della trasmissione di RaiTre, quando ancora la 44enne risultava scomparsa si era detto molto affezionato a Sofiya: “Diciamo che mi ero anche forse innamorato”, commentava. La vita di Sofiya appare oggi un grande enigma anche alla luce delle relazioni che intratteneva contemporaneamente alla sua convivenza ufficiale. Ma chi era realmente? A fornire una sua descrizione ai microfoni della stessa trasmissione è stata una sua amica, Nadiya, che ha spiegato: “Era una donna molto raffinata ed intelligente”. Le due erano andate a vivere insieme anche se già da un anno Sofiya frequentava Pascal, conosciuto in un bar, dove lei lavorava come barista. “Pascal le aveva detto che le avrebbe fatto fare la vita da regina e che avrebbe coronato tutti i suoi sogni”. Secondo l’amica, la 44enne era “innamoratissima” di Pascal, tanto che su richiesta di lui Sofiya aveva persino divorziato per trascorrere la sua vita con lui.
SOFIYA MELNYK: IL RUOLO DI PASCL NEL GIALLO DI CORNUDA
Proprio Pascal Albanese gioca un ruolo saliente nell’intero giallo di Cornuda: l’uomo aveva lasciato un impiego sicuro facendo però un salto nel vuoto. Come mai aveva cambiato lavoro? A spiegarlo è stata la sorella Carole che a Chi l’ha visto ha spiegato: “Voleva provare la strada del promotore finanziario perché aveva le capacità, era una persona molto attenta e pignola. Purtroppo l’inizio della sua carriera andò di pari passo con l’inizio della crisi finanziaria”. Sette anni dopo l’inizio della sua relazione con Pascal, Sofiya conobbe il geologo, vedovo e benestante e questo mise in crisi gli equilibri della coppia. Pochi mesi prima della sua dipartita però, conobbe un terzo uomo, un dottore, del quale si diceva molto innamorata. Solo quattro giorni prima della sua sparizione, Sofiya invitò il radiologo nel suo appartamento per prendere delle misure in mansarda. In quella occasione fece la conoscenza di Pascal che gli fu presentato come un cugino. Il convivente, di fronte a tale descrizione non fece una piega. Ma quale era la reale intenzione della donna? Secondo le amiche la 44enne avrebbe voluto cambiare definitivamente vita per stare solo con il medico. Lo comunicò anche a Pascal ma da quel momento ha inizio il grande mistero: Sofiya lo aveva davvero lasciato e lui, accecato dalla gelosia decise di ucciderla? Ma perché allora lui avrebbe deciso di togliersi la vita senza confessare il delitto? “È troppo facile dire sì è stato Pascal accecato dalla gelosia. Se fosse stato geloso non avrebbe accettato la vita che ha fatto Sofiya”, ha commentato la sorella dell’uomo, Carole. E se la spiegazione fosse da rintracciare altrove? Antonio Petroncini, legale della famiglia di Pascal ha asserito: “Sembra strano e non è un evento che accade solitamente che l’omicida attenda tanti giorni prima di farla finita in una condizione in cui il corpo di lei non era ancora stato trovato e che al di là di qualche generico sospetto nessuno poteva pensare che fosse stato lui a farle del male”.