È stato già ribattezzato come il “sindaco picchiatore”, Valerio Lucciarini, primo cittadino Pd di Offida, in provincia di Ascoli Piceno e protagonista di una bizzarra quanto controversa situazione che lo vedrà presto alla sbarra con le accuse di lesioni aggravate dai futili motivi. Lucciarini è infatti accusato di aver preso a schiaffi in faccia una ragazza ed un ragazzo nel bel mezzo della festa del paese, lo scorso 24 febbraio. A sostegno della grave accusa ci sarebbe anche un video che immortala i ceffoni per mano del sindaco, apparentemente senza alcun motivo. Lui però, a distanza di mesi, continua a dire di non ricordare nulla di quella sera. A riportare oggi l’emblematica vicenda è Il Fatto Quotidiano, che ripercorre le tappe del caso che ha scosso l’intera comunità marchigiana anche per via del protagonista dello stesso. Ma cosa avrebbe spinto il rispettabilissimo primo cittadino di Offida a perdere così la testa al punto tale da prendere a schiaffi due ragazzi? “Tutta colpa del farmaco contro la psoriasi”, si giustifica lui, avanzando così un alibi inedito e tirando in ballo l’omeopatia. Dalle immagini, sostenute anche dai testimoni, si vedrebbe Lucciarini nell’atto di dare due ceffoni ad una ragazza ed altri due ad un ragazzo. “Sì, è successo. Ma non ricordo nulla”, ha ammesso il sindaco. “Mi maledico per quello che ho fatto… Sono una testa particolare”, ha aggiunto.
BOTTE PER COLPA DEL FARMACO OMEOPATICO, LE SCUSE DEL SINDACO
Oggi il sindaco Valerio Lucciarini non riesce a darsi pace per quanto accaduto. Al Fatto ha raccontato cosa sarebbe accaduto nel bel mezzo della festa del Bove dello scorso febbraio. La colpa delle botte, a sua detta, sarebbe da addebitare al farmaco omeopatico assunto per far fronte alla psoriasi. “Ha triplicato gli effetti dell’alcol, perché… avevo bevuto”, ha ammesso il primo cittadino di Offida, che però si difende confidando che non è solito bere né si droga. Dopo l’accaduto spiacevole Lucciarini ha prontamente chiesto scusa ai due malcapitati, ma ora ha voglia di dimostrare ulteriormente il suo pentimento: “Con il ragazzo siamo già diventati amici. E la donna ha ritirato la querela”. Nonostante questo, però, la ragazza continua a vivere ancora nella paura poiché in più occasioni qualcuno le ha già tagliato le gomme dell’auto in segno di avvertimento. “Io ovviamente non c’entro niente. Spero che la polizia scopra chi è stato”, ha detto il primo cittadino. Intanto il paese sembra dividersi tra sostenitori e accusatori del sindaco, nome importante del Pd marchigiano. A giudicarlo però, ora sarà un giudice in un’aula di tribunale dove siederà tra pochi giorni.