Sta per esaurirsi anche la seconda fascia di garanzia con la riapertura di tutte le metro e delle Ferrovie nella Capitale; tra meno di mezz’ora, alle ore 20, scatta di nuovo l’ora X dello sciopero con le chiusure di tutte le linee metroferroviarie di Roma, aumentando a dismisura traffico e disagi per i cittadini già imbestialiti per la difficoltà di oggi nel girare lungo l’ampio territorio della Capitale. «Ancora una volta i lavoratori di Atac e Roma Tpl Scarl hanno dimostrato di essere contro la soluzione del Concordato. L’ennesima massiccia adesione al nostro sciopero è la palese risposta che non vogliono assolutamente pagare sulla loro pelle i danni provocati in Atac dalla politica, contro le scelte scellerate dell’amministrazione comunale sul concordato di Atac», spiegano i sindacati Usb-Orsa Tpl, Faisa Confail che hanno con il loro sciopero di fatto paralizzato la città. L’attacco poi alla amministrazione Raggi viene rilanciata dopo i dati sulle adesioni considerati “massicce“: «il successo di oggi è  un deciso No alla strada intrapresa dalla giunta Raggi per traghettare la questione Atac a dopo il 4 marzo perché pericolosa e dannosa. No al piano industriale e no alla svendita degli immobili patrimoniali di Atac per fare cassa e no alla solita politica che guarda solo al tornaconto elettorale senza avere capacità e coraggio di affrontare il problema generale della mobilità romana», concludono le sigle sindacali. 



ADESIONI AL 23%

L’adesione allo sciopero a Roma è fino ad ora del 23% tra le fila del personale Atac: il trasporto pubblico però è bloccato e fino dalle primissime ore dopo la chiusura di metro, ferrovie e con molte corse dei bus annullate. Lo ha fatto sapere l’Agenzia per la Mobilità di Roma, che però non dà spiegazione riguardo al semi-totale blocco del traffico cittadino in virtù di questo sciopero trasporti che pare a tutti i cittadini romani ben più d’impatto rispetto alle cifre finora pubblicate sulle adesioni alla protesta sindacale. Ricordiamo anche che nelle stazioni delle linee metroferroviarie rimaste ancora aperte – e dalle 17 alle 20 lo saranno tutte, seppur per sole 3 ore – non è garantito per tutto il giorno il servizio di scale mobili, montascale, ascensori per mancanza di personale di controllo e sicurezza. 



TRAFFICO KO IN TUTTA LA CAPITALE

I cittadini romani sono già esausti al primo sciopero dell’anno: in realtà, è l’ennesimo dopo l’autunno-inverno da record per le proteste dei trasporti pubblici nazionali e locali. Anche oggi metro asserragliate e chiuse, tranne la C, utenti in rivolta alle fermate per attendere un bus o un tram (quando non deraglia) che faticosamente arrivano già stracolmi. Traffico impazzito, con rallentamenti su San Giovanni, alla Nomentana e poi ancora su Aurelia, tra Malagrotta e via degli Ariotti in direzione Roma centro per un incidente. Rallentamenti poi anche sulla Salaria e in Lungotevere, mentre sul fronte Atac restano ancora chiuse le metro fino alle 17 quando ricominciare la fascia di garanzia: cancelli chiusi anche per la Roma Lido e forti riduzioni di corse sulle altre ferrovie della Capitale. Per ora gli unici a festeggiare sono i sindacati che centrano un buon successo di adesioni (ancora senza numeri ufficiali, ma vedendo la situazione in generale nella mobilità della Capitale)



TRAM DERAGLIATO AI PARIOLI

Come se non bastasse il disagio per i cittadini provocato dalla chiusura di tutte le metro (tranne la C) e delle principali Ferrovie urbane – oltre alle line di Roma Tpl periferiche – la sfortuna si è abbattuta sull’Atac questa mattina con uno spiacevole incidente avvenuto in centro città presso la stazione Rossini nel quartiere dei Parioli. Un tram della linea 3 è deragliato all’improvviso dai propri binari causando un notevole ritardo di tutte le linee adiacenti e ovviamente del traffico veicolare letteralmente impazzito nelle ore subito successive all’incidente. Non ci sono stati feriti ma i tram della zona sono stati limitati tutti a piazza Galeno: «l’Atac ha inviato navette sostitutive per completare i rispettivi percorsi. Il servizio è stato ripristinato intorno alle 9, anche se con possibili riduzioni di corse a causa dello sciopero», spiega il servizio di Repubblica Roma. Intanto dalla Stazione Termini si segnalano disagi e code anche per i vari tax presi “d’assalto” dagli utenti e dai turisti per poter muoversi più rapidamente all’interno del vasto territorio della Capitale. 

APERTE LE ZTL IN CENTRO

Mentre prosegue su tutto il territorio della Capitale lo sciopero dei trasporti pubblici, il Comune guidato dal sindaco Virginia Raggi ha deciso in accordo con l’assessore Linda Meleo di tenere aperti tutti i varchi delle Ztl nel centro di Roma per andare incontro ai cittadini imbufaliti per l’ennesimo sciopero mezzi semi-totale che coinvolge l’intera rete urbana della metropoli. Il traffico, nonostante i varchi siano aperti e dunque le telecamere non in funzione, resta notevolmente a disagio sia in centro che sul Grande Raccordo Anulare. «Le Zone a traffico limitato diurne del Centro e di Trastevere non saranno attive. Il transito sarà quindi consentito anche ai veicoli sprovvisti di permesso», segnala una nota del Campidoglio in occasione dello sciopero mezzi del 12 gennaio, il primo di questo nuovo anno. 

CHIUSE METRO A-B, APERTA LA C

Alle ore 8.30 è scattata la prima fase di sciopero mezzi nella Capitale e subito le previsioni della vigilia sono state confermate nettamente: metro di tutta Roma chiuse e “cancellate” all’ingresso delle stazioni, con le linee A e B completamente “serrate” per la mattina mentre la linea C resta aperta pur con qualche ritardo nelle corse. Sul fronte delle ferrovie invece, situazione disomogenea: la Ferrovia Roma-Lido vede le ultime partenze prima delle 8.30 poi invece è stata chiusa, mentre ad esempio la Termini-Centocelle resta attiva pur con una netta riduzione di corse che sta generando code e disagi tra i passeggeri. Regolare tutta la Extraurbana e anche la Roma-Viterbo a livello urbano, senza particolari problemi segnalati: secondo il servizio info-Atac la chiusura delle due principali metro romane è totale e senza eccezioni fino alla prossima tranche di garanzia, ovvero tra le 17 e le 20 di questa sera. 

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SCIOPERO ROMA: INFO, ORARI E DISAGI

Gli orari dello sciopero mezzi Atac e Roma Tpl in corso per tutta la giornata di oggi nella Capitale vedranno le consuete fasce di garanzia per provare ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori e pendolari capitolini: chiusure, ritardi e cancellazioni tra le 8.30 e le 17 e poi dalle 20 fino a fine servizio con lo sciopero che prevederà blocchi anche notturni per lenire comprese tra la N1 e la N28 da mezzanotte fino al mattino seguente. Atac ha aggiunto che «non sarà garantito il servizio delle biglietterie e che nelle stazioni delle linee metroferroviarie che, eventualmente, resteranno aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, montascale e ascensori». Per quello che si prevede altamente sarà il primo venerdì nero per i trasporti nel 2018, la società Roma Tpl ha fatto sapere che per tutte le linee di bus periferiche i dipendenti sciopereranno tra le 8:30 e le 17 e dalle 20 al termine del servizio. Da ultimo, lo sciopero dei trasporti di Roma oltre ad essere la prima vera protesta “totale” del 2018 vedrà ferme non solo tutte le linee della metro ma anche le corse delle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo, ovviamente anche qui all’interno delle fasce scoperte dalla garanzia-utenti.

GARANTE, “SCIOPERO LEGITTIMO”

Lo sciopero da più parti contestato e criticato nella città di Roma in realtà ha ricevuto l’ok del Garante per gli Scioperi in una nota uscita ieri sera: «Con riferimento allo sciopero del trasporto pubblico locale del personale Atac a Roma del prossimo 12 gennaio, l’Autorità di garanzia per gli scioperi comunica che, allo stato, questo risulta formalmente proclamato nel rispetto delle regole previste dalla legge e dalla disciplina di settore», si legge nella prima parte della nota. Lo sciopero di ATAC è stato indetto dai sindacati Orsa, Faisa Confail e Usb ed è stato proclamato per «la messa all’asta degli immobili di proprietà al miglior offerente, senza nemmeno modificarne la destinazione d’uso, non contribuirà al risanamento del debito, mentre l’inserimento delle 39 ore aumenterà lo stress psicofisico del personale operativo, aggravandone le già precarie condizioni lavorative». I sindacati chiedono a gran voce la creazione  di un’unica azienda di Trasporto Pubblico Regionale, «per una gestione più oculata del trasporto, evitando sovrapposizioni di linee, con meno dirigenti e garantendo gli stessi diritti a tutti i lavoratori del settore», spiega ancora il manifesto con le proposte dei sindacati in sciopero oggi. L’Authority ha dato “ragione” ai sindacati permettendo lo svolgimento del maxi sciopero dopo che negli scorsi mesi aveva più volte “rimbalzato” l’intenzione di una protesta del genere: «Si tratta della prima astensione dopo il 10 novembre, dal momento che tutti gli scioperi proclamati successivamente a tale data sono stati oggetto di rinvio e/o di precettazione, grazie ad un lavoro di stretta collaborazione istituzionale tra l’Autorità e la Prefettura ed anche al senso di responsabilità dimostrato dalle organizzazioni sindacali nei giorni precedenti le festività natalizie che accogliendo gli inviti a differire le agitazioni, hanno scongiurato notevoli disservizi ai cittadini ed utenti del servizio».