La Turchia è sempre stato un Paese particolarmente caldo dal punto di vista religioso. Nelgi ultimi anni è innegabile che si stia islamizzando assai velocemente, tant’è che la vita dei cristiani in questa Nazione è oramai in serio pericolo. Alcuni preti e personalità cattoloche di spicco, però, non si sono mai tirati indietro e hanno deciso di formare un piccolo fortiino religioso anche in questa zona così delicata. La Turchia, infatti, è da sempre un crocevia di numerose istanze, culturali e non, per via della sua particolarissima collocazione geografica a metà fra l’Asia e l’Europa. Né da una parte né dall’altra, quindi, anche se gli ultimi rivolgimenti politici e culturali hanno segnato una netta svolta in una Paese che si stava integrando alla perfezione e che pareva essere assai più tranquillo di come poi si è dimostrato. Alcuni religiosi, purtroppo, ne hanno pagato le conseguenze in prima persona come, ad esempio, Monsignor Padovese che venne ucciso nel 2010, oramai otto anni fa. Il suo omicidio, però, non ha affatto scoraggiato un religioso di grande coraggio come Paolo Bizzeti, chiamato dai più intimi ‘Padre Paolo’.



L’IMPEGNO IN TURCHIA

Monsignor Paolo Bizzeti è nato nel 1947 ed è fiorentino. E’ un uomo di grande esperienza, visto che fa parte della Compagnia di Gesù dal 1966. Il religioso non ha avuto paura nel recarsi in Turchia ed è uno dei massimi esperti della storia recente di questo popolo, da lui studiato assiduamente da tantissimi anni or sono. Ecco cosa ha raccontato Monsignor Bizzeti al quotidiano Avvenire: “Consiglio a ogni religioso di provare un’esperienza del genere. Dirò di più: dovrebbe far parte del curriculum vitae di ogni prete perché ti cambia comlpetamente il modo di pensare e di agire. E’ un esperinza bellissima, questa, che credo ogni religioso debba fare prima o poi nella vita.” Continua poi Monsignor Bizzeti: “La nostra Chiesa incontra comunque dei problemi. E’ formata principalmente da stranieri e io stesso devo rinnovare continuamente il permesso di soggiorno per rimanere qui in Turchia. Il che è incredibile visto che il Cristianesimo si trova in queste zone praticamente da sempre, come dice il Nuovo Testamento. Il vero pericolo è considerare straniero chi è qui da più di dueila anni.”

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