Ancora una storia di maltrattamenti negli asili italiani. Questa volta siamo a Susa, in provincia di Torino, dove una maestra di 59 è finita agli arresti domiciliari dopo che sono state accertate le sue vessazioni nei confronti dei piccoli alunni. Come riportato da Il Corriere della Sera, era solita schiaffeggiarli, strattonarli, offenderli. Le sue “imprese”, immortalate dai carabinieri che hanno installato nella struttura delle telecamere nascoste, erano state segnalate alle autorità da una collaboratrice scolastica. Una testimonianza decisiva per far cessare il clima di terrore instaurato in classe. I bambini, disposti contro il muro, spesso venivano portati al centro dell’aula e picchiati davanti ai compagni. Nel video dei carabinieri si vede la maestra, accusata di diversi episodi commessi tra ottobre e dicembre del 2017, accanirsi nei confronti di una bambina alla quale chiede ripetutamente cosa usa per mangiare la pastasciutta. Dinanzi al silenzio della piccola, l’insegnante reagisce così:”Non lo sai? Allora oggi ti faccio mangiare con le mani e la forchetta non te la do!”.
QUANDO LE TELECAMERE NEGLI ASILI?
Questa ennesima storia di maltrattamenti negli asili ha fatto tornare di moda un dibattito su cui si discute da tempo: non sarebbe il caso di inserire delle telecamere di sorveglianza all’interno delle scuole materne e delle case di riposo per tutelare i soggetti più indifesi, cioé i bambini e gli anziani? Ne è convinta la deputata e leader di Forza Italia Giovani, Annagrazia Calabria, che su Facebook ha scritto:”I maltrattamenti da parte della maestra d’asilo. sono l’ultimo di una serie di gravi casi che hanno punteggiato negli anni la cronaca del nostro Paese. Vicende destinate a segnare la vita di chi le subisce, alle quali va posto un argine. Proprio quella sinistra che parla tanto di solidarietà e tutela dei più deboli ha inspiegabilmente fatto sì che si arenasse la proposta di Forza Italia per installare sistemi di videosorveglianza in asili e strutture socioassistenziali per anziani e disabili. Si tratta di un grave vulnus a danno di chi non può difendersi da solo che colmeremo non appena tornati al governo”.