Nessuna specie di insetto o suo derivato al momento è autorizzata in Italia a scopo alimentare. La precisazione doverosa è arrivata dal ministero della Salute attraverso una nota informativa. Dal primo gennaio è in vigore il nuovo regolamento europeo sui “novel food”, ma non è detto che locuste o grilli siano già in commercio. Del resto l’autorizzazione va richiesta alla Commissione europea, «seguendo le linee guida recentemente pubblicate dall’EFSA». Non si trovano ancora sulle tavole italiane, ma gli insetti sono già cucinati in alcuni paesi dell’Unione Europea in “regime di tolleranza”, cioè in attesa che vengano autorizzati definitivamente. Lo prevede il regolamento (UE) 2015/2283 in vigore dal primo gennaio, che prevede siano sottoposti ad una specifica autorizzazione per l’immissione in commercio. Ci sono però misure transitorie, come spiega una nota informativa della Direzione Generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione del Ministero della Salute. «Alcuni Stati membri hanno ammesso a livello nazionale la commercializzazione di qualche specie di insetto in un regime di “tolleranza”». Anche in questo caso andrà presentata una domanda di autorizzazione, ma «nel frattempo gli Stati membri che ne hanno ammesso la commercializzazione prima del 1 gennaio 2018 possono continuare a mantenerle sul loro mercato».



INSETTI DA MANGIARE, IL NOVEL FOOD SBARCA ANCHE IN ITALIA?

Nessun insetto è stato autorizzato a scopo alimentare in Italia, ma questo non vuol dire che nessuno si stia preparando. Luigi Ruggeri, fondatore con Giovanna Cadoni di Microvita, azienda trentennale di Crespellano (Bologna), è pronto per la svolta, del resto la sua azienda è ai vertici nazionali nell’allevamento di insetti per farine animali da zootecnia. «Faremo le prove alimentari che devono essere fatte, l’Asl stabilirà i criteri», ha dichiarato, come riportato dall’Ansa. Ora, dunque, potrebbero passare al settore gastronomico. «I permessi per somministrare ai ristoratori li abbiamo, poi sta ai ristoratori adeguarsi», ha aggiunto Ruggeri, che si sente pronto per fare da apripista. «Se uno mette un grillo sulla pasta è una cosa, ma se si prepara un ragù di grillo è un’altra», ha spiegato Ruggeri, precisando che non si potrà cucinare tutto. «Non è, per dire, che si potranno mangiare gli scorpioni». Vi sentite più tranquilli?

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