Il caso è di un mese fa ma oggi si è scoperta la verità su quel panino contaminato da “materiale organico” ritrovato nella mensa della scuola Don Gnocchi di Lodi: ebbene, si tratta di escrementi di topo,, non esattamente l’ingrediente “perfetto” da trovare volentieri in un cibo, figuriamoci in una mensa dove mangiano tutti i giorni i propri figli. La maestra, su segnalazione di un bambino, aveva subito allertato un mese fa di quello strano “materiale” trovato dentro un panino distribuito dall’azienda appaltatrice della mensa a Casalmaiocco: immediate furono le analisi di laboratorio dell’amministrazione comunale e dell’Ats Lombardia (l’ex Asl). Oggi il verdetto, non piacevole: escremento di topo. A fine novembre, dopo questo insoluto e poco carino ritrovamento, venne revocato l’appalto al panificio industriale coinvolto che svolgeva servizio per la Grissinitalia di Alessandria. Come spiega il Cittadino di Lodi invece, dopo la chiusura di «48 ore per adempiere alle severe prescrizioni imposte dall’Ats in materia di igiene e pulizia, ha ripreso l’attività e tuttora risulta regolarmente aperto. Sembra che gli escrementi siano stati individuati in particolare all’interno del magazzino». Del caso si occuperà oggi in diretta tv su Canale 5 anche il programma Pomeriggio 5, condotto da Barbara D’Urso che ha mandato sul luogo della scuola un inviato per intervistare alcuni genitori imbufaliti per la vicenda.
“UN’AZIENDA SERIA E CAPACE”
Intervistato sempre dai colleghi del Cittadino, il sindaco di Casalmaiocco Marxo Vighi ha provato a spiegare i motivi di quell’apertura tutt’ora confermata: «Conosco l’azienda e ho sempre conosciuto i titolari come persone serie, capaci e affidabili, credo che quello che è successo sia solo un incidente di percorso, che purtroppo può capitare», spiega il primo cittadino. La scuola elementare Don Gnocchi non ha avuto per fortuna conseguenze negative per la salute dei bambini e il caso sarebbe rimasto sostanzialmente isolato: «Anche in mensa a Casalmaiocco era capitato di trovare i vermi nel piatto, ma poi la cosa è stata chiarita e risolta», prosegue il sindaco Vighi. Da ultimo, l’azienda che fornisce il cibo alla mensa è rimasta la stessa, con le autorità che non hanno ravvisato gli estremi per chiudere ogni tipo di rapporto con essa. «Ora l’azienda è reduce da un processo ristrutturazione e da un ricambio generazionale, vi lavorano circa dieci dipendenti e per fortuna quanto accaduto un mese fa non ha avuto ripercussioni sull’occupazione», conclude il primo cittadino di Casalmaiocco.