Una cernia di quasi due chili, ha ricevuto una “grazia” non indifferente. Finita in pentola ancora viva, il pesce è stato nuovamente regalato al mare che gli appartiene. La storia che commuove arriva Camogli ed ha come protagonista Riccardo Braghieri che ha postato il tenero accadimento direttamente sul suo profilo di Facebook: “Buongiorno, ho cominciato bene la giornata leggendo questa commovente e meravigliosa notizia”, gli scrive qualcuno sui social. La storia a lieto fine, come avrete avuto modo di capire, riguarda una cernia ed un cuoco dal cuore d’oro. Finita in pentola nel ristorante ubicato nella località ligure, il proprietario non ha avuto il coraggio di continuare nella preparazione e quindi, ha preferito riconsegnarla all’acqua. Ed infatti, messa nella teglia apriva e chiudeva ancora le branchie. “Sembrava che non volesse rassegnarsi a finire arrosto”, dice il proprietario del locale. “In cucina – racconta – tutti ci siamo guardati e ci siamo impietositi. Quella cernia era ancora viva e non si voleva rassegnare alla morte. Era commovente. Così tutti insieme abbiamo deciso: l’abbiamo affidata a un cliente che si è offerto di riportarla in mare”. E prima di riconsegnarla alle acque, le hanno perfino assegnato un nome, per non dimenticarla: si chiamerà Marta.



Marta la cernia, la storia commuove il web

Oltre agli attestati di stima, per Riccardo su Facebook anche qualche critica: “Mi spiace deluderla, ma credo che bufala più grande non poteva essere scritta. Anzi, reputo una vergogna che una simile bufala sia stata anche pubblicata dall’ANSA…in Italia col giornalismo siamo proprio messi male…”, si legge sui social. La notizia risale allo scorso 12 gennaio e sempre sul web era stata condivisa da Braghieri attraverso un video con tanto di commento: “Cucù Cernia. Alle ore 22,35 la Marta (così l’abbiamo chiamata) è stata liberata nel mare di Camogli. Si ringrazia il Il Marchese Ottonello che si è bagnato i piedi … Lei ora è in viaggio verso qualche tana… e noi tutti contenti. Ma senza la sua tenacia e voglia di vivere non c’è l’avremmo fatta… e questo vale anche per gli esseri umani. Alcuni lo chiamano miracolo…”. “Il bello è che lui – ha detto ancora Braghieri intervistato per l’ANSA – commosso come me mi ha anche proposto di restituirmi i 70 euro che avevo pagato al pescatore. Gli ho risposto di no: Marta l’avevo comprata e io la volevo liberare”.



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