Intercettato, braccato e arrestato: tra i 33 fermi dell’operazione “China Truck” contro la mafia cinese che controllava i trasporti logistici di mezza Europa, c’è anche “l’Uomo Nero” definitosi con questo nome in codice nella rete criminale sgominata questa mattina. Ha 57 anni, è cinese e si chiama Zhang Naizhong: è ritenuto il “capo dei capi” dell’organizzazione mafiosa destinataria di un carico abnorme di indagini, ordinanze cautelare e sequestri preventivi. Si è scoperto che non solo il racket della logistica aveva in mano il settore trasporti di merci made in China, ma che l’organizzazione fosse anche specializzata nell’acquisizione di aziende di trasporti e quindi con bona influenza sull’economia legale in Italia, in Francia e in Spagna. «Sono io il capo della mafia. Prima non sapevo come fare gli affari, ora sono cambiato e faccio gli affari», si sente nelle intercettazioni pubblicate dalla Polizia e dal DDA di Firenze, e chi parla è proprio il capo dei capi della mafia pechinese. Per capire l’effetto storico di questa indagine basti pensare che l’ultima grande operazione contro la mafia cinese in Toscana era stata condotta nel lontanissimo 2001, con l’inchiesta “Gladioli Rossi”. Ecco, oggi un altro colpo importante anche se abbiamo dovuto attendere più di 17 anni.  



SEQUESTRATE 8 SOCIETÀ DI LOGISTICA E MERCI

Emergono nuovi dettagli nella maxi operazione “China Truck” che ha visto forse per la prima volta un serio colpo inferto alla enorme organizzazione criminale cinese in Europa con sede logistica in Italia: due arresti sono stati effettuati in Francia, mentre gli altri sono presenti e sparsi nel nostro Paese, tutti comunque di cittadinanza cinese. «Sono state indagate 54 persone, di cui 33 destinatarie di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale, Alessandro Moneti, su richiesta della Procura della Repubblica DDA di Firenze per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis) e altri reati», ha spiegato il procuratore poco fa in una conferenza stampa. Solo a Prato vi sono 25 indagati (16 arresti, 9 a piede libero), poi a Roma alti 10, seguono Milano, Padova, Firenze e Pisa, oltre a Parigi. Da ultimo, sono stati disposti dalla DDA in collaborazione con le polizie europee i sequestri preventivi di  8 società, 8 veicoli, due immobili e 61 tra conti correnti e deposito titoli, per un valore economico complessivo di alcuni milioni di euro.



BLITZ CONTRO IL “MADE IN CHINA”

Colpo contro la Mafia cinese: la Polizia da Prato verso il resto d’Italia, fino anche in Europa, ha messo ha segno una vastissima operazione coordinata dalla Dda di Firenze e che da anni vedeva impegnati gli uomini delle forze dell’ordine per bloccare il traffico di merci “made in China” praticamente in larga parte d’Europa. “China Truck” è denominata l’operazione che ha messo ko il traffico su strada delle merci cinesi e asiatiche. 33 le persone arrestate perché sospettate di far parte di un’organizzazione mafiosa che agiva in Italia e in vari Paesi europei. Le misure cautelari sono scattate oltre che in Italia anche in Francia e Spagna: i numeri dell’operazione sono impressionanti, con 130 poliziotti del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, 18 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze e Roma, il Nucleo Cinofili di Bologna e il Reparto Volo di Firenze e Roma.



33 ARRESTI, BLITZ PREPARATO DAL 2011

Ancora più impressione, a questo colpo da ko per la mafia cinese, gli uomini della Dda ci lavoravano dal 2011: nel mirino proprio l’associazione criminale di stampo cinese che aveva affermato la propria egemonia nel controllo del traffico delle merci su strada in tutta Europa e non solo nelle varie città italiane. «Egemonia nel campo della logistica imposta con metodi mafiosi ed alimentata dagli introiti provenienti da attività criminali tipiche della malavita cinese», riporta la procura di Firenze che alle 11 di oggi illustrerà i dettagli dell’operazione in una conferenza stampa al Palazzo Giustizia. La China Truck ha scoperto e sollevato l’intero traffico che per anni si è stanziato in tutto il continente per l’egemonia nel campo della logistica, imposta con metodi, armi e traffici completamente mafiosi. Nel video che ha girato la Polizia qui sotto si può osservare il blitz avvenuto con accerchiamento e blocco di tutte le possibili fughe dei sospettati collusi con la mafia cinese “su strada”.