Nintendo Labo sta per sbarcare in Europa. C’è una data da segnare sul calendario, è quella di uscita del videogioco di cartone: 27 aprile. Cosa è e come funziona? Si tratta di una serie di esperienze interattive che combinano lo Switch con il fai-da-te: in questo modo è possibile sperimentare nuovi metodi di gioco basati sulla capacità della console di rilevare il movimento. Insomma, è una via di mezzo tra il Lego e i vecchi giocattoli che ci si costruiva da soli da bambini. Il progetto della Nintendo si basa su alcune sagome di cartone che, una volta assemblate e decorate, fanno da alloggiamento per lo Switch. Così può essere trasformato in una moto, una canna da pesca, un pianoforte o un’auto radiocomandata, se non addirittura un robot. L’idea di Nintendo Labo è di slegare la console dal videogioco per trasformarla in un sensore con schermo che riconosce movimenti e inclinazioni, rendendo così attiva e creativa l’esperienza videoludica. Si ritorna allora all’analogico sfruttando però la tecnologia…
NINTENDO LABO, UN RITORNO ALLE ORIGINI
Quanto costa Nintendo Labo? Sono previste due versioni: il Kit assortito e quello robot. Entrambi conterranno comunque tutto ciò che serve per dare vita ai Toy-Con, oltre che materiali per assemblaggio e software per Nintendo Switch. Il prezzo, stando a quanto riportato da La Stampa, dovrebbe aggirarsi sui 60-70 euro a kit. Si comincia, dunque, con questi due kit, ma in futuro ci saranno nuovi utilizzi per soluzioni ancor più creative. «Il nostro obiettivo è portare un sorriso sul volto di tutti coloro che entrano in contatto con Nintendo», ha spiegato il presidente di Nintendo Europa, Satoru Shibata. Con Nintendo Labo e Switch i giocatori «possono scoprire nuovi modi di giocare dando libero sfogo alla propria creatività». La speranza di Shibata è che tanti utenti si divertano «ad assemblare i kit insieme alle loro famiglie, con un grande sorriso sul volto». Nintendo Labo non è un attacco frontale a Mattel, Lego, Namco Bandai o Hasbro, ma un ritorno alle origini, visto che nacque come manifattura di carte da gioco e al mondo digitale affianca i giocattoli analogici.