Durante la puntata di Quarto Grado in prima serata su Rete Quattro c’è stato ampio spazio per la retrospettiva sul caso dell’omicidio di Noemi Durini. E oltre alle accuse nei confronti di Fausto Nicolì, è stata ripercorsa anche la testimonianza di Lucio, il fidanzato della ragazza, che non ha mai fatto mistero del rapporto teso che c’era tra la sua famiglia e quella di Noemi. Tanto che a più riprese Lucio ha testimoniato riguardo al fatto che Noemi avesse voluto addirittura uccidere i suoi genitori. “L’ho uccisa perchè mi aveva chiesto di sterminare la mia famiglia,voleva che uccidessi i miei genitori.” Questa d’altronde è sempre stata la versione di Lucio anche al momento dell’arresto, quando tutti i sospetti per l’assassinio di Noemi hanno finito per convergere su di lui. La testimonianza, trasmessa durante la puntata di venerdì sera di Quarto Grado, ha fatto emergere diverse incongruenze contestate anche dallo stesso Fausto Nicolì dopo le accuse ricevute a sua volta dalla famiglia di Lucio. (agg. di Fabio Belli)
“DEVO DIFENDERMI DA QUESTE BELVE”
In attesa della nuova puntata di Quarto Grado, che oggi si occuperà del caso di Noemi Durini, la trasmissione Pomeriggio 5 ha trasmesso l’intervista a Fausto Nicolì, l’uomo indagato dopo le accuse rivolge dall’assassino reo confesso Lucio, fidanzatino della vittima. Quest’ultimo avrebbe accusato l’uomo non solo di aver ucciso Noemi ma anche di avere un giro di prostituzione. Fausto si è detto molto amareggiato ma allo stesso tempo “sollevato” in quanto i carabinieri ora potranno fare piena luce sulla sua posizione. Ai microfoni della trasmissione Mediaset, ha risposto anche alle accuse del padre di Lucio. Rispetto alle accuse di omicidio commenta: “Come tutte le sere, come sempre era a casa a dormire. Non c’è un granello di prova nei miei confronti né una motivazione per cui avrei dovuto farlo”. C’è poi la seconda accusa, quella di favoreggiamento della prostituzione minorile: l’uomo ha ammesso di aver mandato solo pochi messaggi in un anno alla ragazza, in orari abbastanza accettabili, smentendo anche le parole del giovane secondo il quale era solito andare in casa sua. “Io mi devo difendere dalle accuse di queste belve”, ha chiosato, riferendosi alla famiglia intera di Lucio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FAUSTO NICOLÌ REPLICA ALLE ACCUSE
Il giallo di Noemi Durini, la giovane salentina uccisa brutalmente lo scorso settembre potrebbe essere ancora molto lontano dalla sua soluzione. Nonostante la confessione del giovanissimo fidanzato, Lucio, il quale ha raccontato nel suo interrogatorio choc, passo dopo passo come avrebbe ucciso la ragazza e tentato poi di occultarne il cadavere, ora spunterebbe una novità incredibile. Potrebbe non essere stato da solo a commettere l’atroce delitto o, addirittura potrebbe essere stato qualcun’altro ad uccidere Noemi. Lucio ha infatti cambiato la sua versione accusando apertamente Fausto Nicolì, considerato “il responsabile morale” anche dal padre del 18enne in quanto sarebbe riuscito ad insinuarsi nella vita dei due ragazzi. Ora però, Fausto, anche alla luce delle nuove accuse, è stato iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto, ma potrebbe esserci dell’altro. Secondo le novità emerse dal programma di Canale 5 condotto da Barbara d’Urso, l’uomo risulta essere oggi indagato per omicidio volontario e sfruttamento della prostituzione minorile. All’indomani dell’intervista ai genitori di Lucio, i quali hanno nuovamente parlato di Fausto dicendosi “assetati di verità”, Fausto ha rilasciato una intervista al programma Pomeriggio 5 alla quale si è detto molto arrabbiato ed amareggiato. “Come rispondo alle accuse di omicidio? Come tutte le sere ero in casa a dormire”, ha detto alle telecamere della trasmissione. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NOEMI DURINI, IL COLPO DI SCENA: NUOVO INDAGATO
Novità importanti nel caso di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia, nel Salento, scomparsa misteriosamente il 3 settembre e rinvenuta 10 giorni dopo cadavere, massacrata e nascosta sotto un cumulo di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo. Accusato del delitto, finora era stato il giovane Lucio M., fidanzatino all’epoca dei fatti ancora 17enne della vittima, secondo il quale avrebbe agito per impedire alla ragazza di uccidere i suoi genitori, come aveva promesso di fare. Ora però, ecco il colpo di scena: nonostante la precedente confessione, Lucio avrebbe tirato in ballo il nome di Fausto Nicolì, meccanico 49enne di Patù ed amico della coppia. Citato in una lettera inviata agli inquirenti, come spiega La Stampa, Lucio avrebbe accusato l’uomo di aver ucciso Noemi con un colpo di pistola. Per questo la procura di Lecce ha iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto il nome del meccanico. A confermare la notizia all’AdnKronos nella giornata di ieri è stato l’avvocato difensore di Nicolì. A carico di quest’ultimo sarebbe già stata compiuta una perquisizione durante la quale sono stati prelevati soprattutto dei supporti informatici.
Riparte da qui la nuova puntata della trasmissione Quarto Grado che, in attesa dell’interrogatorio a carico del meccanico seguirà da vicino la vicenda con gli ultimi importanti risvolti. Proprio Fausto Nicolì, in passato aveva già denunciato per calunnia Lucio in quanto durante un interrogatorio aveva accusato l’uomo di aver tentato di spingere Noemi ad uccidere i genitori del fidanzato, accuse confermate anche dal padre e dalla madre del ragazzo. L’avvocato Luca Puce, difensore di Nicolì, oltre a confermare che si tratti di un atto dovuto, ha spiegato che durante la perquisizione non sarebbe stato trovato nulla di rilevante. “Il mio assistito si è liberato, ora è più tranquillo e sollevato, come lo sono io. Ma è anche indignato per questa accusa infondata”, ha aggiunto.
NOEMI DURINI: LE PAROLE DEL PADRE DI LUCIO (QUARTO GRADO)
Nel frattempo, la trasmissione Pomeriggio 5 ha trasmesso nella puntata di ieri una doppia intervista al padre ed alla madre di Lucio, che hanno commentato le ultime novità sul delitto della povera Noemi Durini. Biagio, padre del giovane in carcere, è da sempre convinto che non tutta la verità su quanto accaduto sarebbe ancora emersa. “Ho avuto sempre dei dubbi che mio figlio avesse potuto fare tutto da solo”, ha esordito il padre al programma di Canale 5. L’uomo ricorda di essere anche lui indagato in quanto gli inquirenti hanno sempre sostenuto che ci sia stato qualcuno insieme al figlio ed ora, alla luce della novità emersa, si è detto sollevato, confermando la sua estraneità rispetto alle accuse. Il padre in carcere avrebbe spronato Lucio a dire tutta la verità e di fronte alla possibilità che si sia autoaccusato del delitto di Noemi senza averlo commesso, Biagio ha commentato: “Può essere per svariati motivi, per paura della famiglia…”.
“Il sospetto che ci fosse altro sotto l’ho sempre avuto ma non gli ho mai detto di fare dei nomi”, ha aggiunto l’uomo intervistato. “Io ho sete vi verità io voglio sapere chi ha fatto cosa”, ha aggiunto. Biagio ha poi svelato che suo figlio non starebbe affatto bene e che in dall’inizio Lucio lo avrebbe messo in guardia spronandolo a proteggere la sorella. “Ora riesco a spiegarmi quello che sta succedendo”, ammette. “Lui mi ha detto che, una volta fuori dal carcere, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stato uccidere Fausto. Io adesso ho capito per quale motivo”, ha chiosato, riferendosi alle ultime novità in merito all’iscrizione nel registro degli indagati del 49enne.