Camion cisterna, incidente A21: nuovi aggiornamenti sulla dinamica della tragedia che è costata la vita a sei persone. Ieri 2 gennaio 2017, tra Brescia Sud e Brescia Centro, è avvenuto un tamponamento tra un camion e una macchina, che trasportava una famiglia, che è stata speronata dal mezzo pesante ed è andata a sbattere contro un’autocisterna, innescando l’esplosione e l’incidente seguente. Oltre al camionista, ha perso la vita l’intera famiglia che viaggiava all’interno della macchina: deceduti tre adulti e due bambini. Al lavoro gli inquirenti per accertare la dinamica del tragico incidente, ma giungono conferme come riporta Rai News circa l’errore umano del camionista che ha tamponato l’automobile: l’uomo alla guida del camion, cittadino italiano originario della Macedonia, avrebbe commesso un errore di distrazione, frenando in ritardo o semplicemente non accorgendosi della fila creatasi. Un errore fatale, con sei perso che hanno perso la vita. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore. (Agg. Massimo Balsamo)
BIOLOGI AL LAVORO
Il bilancio dell’incidente avvenuto sulla A21 è stato davvero drammatico: le vittime sono quattro adulti e due bambini. Al momento solo una di loro sarebbe stata identificata, ovvero il conducente del tir che trasportava ghiaia e dal quale sarebbe poi partito tutto, almeno stando alle prime ricostruzioni. Intanto, come riporta Avvenire.it, le indagini proseguono senza sosta permettendo il recupero della targa della Kia Sportage andata letteralmente distrutta. I proprietari sarebbero un uomo ed una donna residenti tra la Provenza e la Costa Azzurra in Francia. Tutti i dati in possesso della polizia stradale sono già stati trasmessi alle autorità transalpine in attesa degli ulteriori riscontri. Al momento, tuttavia, nessuno avrebbe contattato le autorità per denunciare la loro scomparsa. Fiducioso il comandante Barra che ha commentato: “A breve riusciremo a identificare tutte le vittime”. Proprio le due vittime che erano a bordo dell’auto con targa francese, essendo morte carbonizzate, sono state ritenute irriconoscibili. Come riporta il portale VNews24.it, in seguito all’incidente i corpi sono stati trasferiti a Brescia dove già da ore sono al lavoro i biologi al fine di procedere all’identificazione grazie al Dna. lavoro non semplice ma che potrebbe presto condurre ai primi importanti risultati. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ERRORE UMANO LA PRINCIPALE CAUSA
E’ una, ad oggi, la domanda ricorrente: quanto accaduto sulla A21 si poteva evitare? La risposta sembra essere sempre più affermativa, soprattutto partendo dal presupposto che la principale causa del tamponamento iniziale dal quale sarebbe poi sopraggiunta l’esplosione dell’autocisterna, sarebbe da addebitare ad un errore umano. Lo riporta Motorbox.it riprendendo le parole del comandante della Polizia Stradale secondo il quale l’autista macedone che era alla guida del tir con a bordo un carico di ghiaia e che ha tamponato la Kia Sportage con targa francese la quale a sua volta si è schiantata contro il camion cisterna poi esploso, non avrebbe frenato. Ci sarebbe anche un’altra ipotesi: l’autista del tir potrebbe aver azionato il pedale in ritardo. In uno o nell’altro caso, però, il risultato finale resta sempre il medesimo, ovvero la distrazione dalla quale sarebbe scaturita la tragedia con la sua morte e quella di altre cinque persone. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TRASPORTOUNITO, “POLEMICHE ASSURDE”
Proseguono le polemiche sul transito di merci pericolose in autostrada, come ad esempio i liquidi infiammabili che nelle autocisterne viaggiano su gomma su tutta le rete autostradale. L’incidente avvenuto sull’A21 è ovviamente fortuito e con una dinamica talmente assurda da non poter dare la colpa al camion cisterna, eppure le polemiche in queste ore continuano a proliferare: è intervenuto con un lungo comunicato il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, e ha spiegato che «Un carico di merce pericolosa resta tale sia che viaggi in autostrada o su un treno (e i fatti di Viareggio lo hanno drammaticamente dimostrato), o in nave o aereo. Le merci sono e restano pericolose a prescindere dal mezzo di trasporto». Le polemiche contro i camionisti e i trasporti su autostrada vengono definite «strumentali, irrispettose delle vittime e grottesche nei contenuti», pur dopo il maxi incidente tra Brescia e Manerbio. «Smettiamola una volta per tutte, anche per rispetto alle famiglie delle vittime, nonché delle migliaia di uomini che si spezzano la schiena dietro a un volante per assicurare al paese la disponibilità di merci e di “benessere” – conclude Longo – di innescare cacce alle streghe prive di qualsiasi fondamento realistico».
IL CAVALCAVIA È ANCORA CHIUSO
Mentre si fa sempre più largo la “distrazione” come unica spiegazione per l’incidente di Brescia, i rilievi sul luogo dell’esplosione ancora sono in corso e il cavalcavia resta chiuso al traffico: prima bisogna verificare per bene che non vi sia pericolo di crollo o ulteriori danneggiamenti per il ponte sotto il quale ieri il maxi tamponamento ha causato la tremenda esplosione sull’A21. Gli investigatori intanto si muovono sul fronte parallelo per identificare la famiglia francese sterminata dall’incidente: tramite il numero del telaio auto sono risaliti all’intestatario e ora stanno verificando l’origine di quella povera sciagurata famiglia, con relativo prelievo del dna su tutti i 6 corpi carbonizzati ritrovati. L’uomo alla guida del camion invece, quello che forse per distrazione non sarebbe riuscito a frenare in tempo, era un macedone residente in Piemonte e anche lui è rimasto vittima del tremendo incidente.
POLSTRADA, “CAMIONISTA ERA DISTRATTO”
I primi esiti delle analisi di PolStrada, forze dell’ordine e Vigili del Fuoco tratteggia una grave responsabilità per l’autista del camion che ha tamponato l’auto, a sua volta sbalzata contro il camion cisterna: secondo il comandante della polizia stradale di Brescia, Barbara Barra, l’incidente sull’A21 è ascrivibile «ad una distrazione del conducente del mezzo pesante che ha tamponato l’auto e poi l’autocisterna». Sempre secondo le analisi della Polizia Stradale dopo il maxi incidente che ha tolto la vita innocente di 6 persone, la dinamica allargata del tamponamento vedeva «tutti i veicoli in fase di rallentamento. Purtroppo il mezzo pesante non è riuscito a interrompere la propria corsa», conclude il comandante PolStrada.
“UNA TEMPESTA DI FUOCO”
Arrivano nuove testimonianza sull’incidente pazzesco avvenuto dopo l’esplosione del camion cisterna a Brescia: in particolare, è l’autista del camion unico sopravvissuto dell’inferno di fuoco avvenuto in autostrada ieri pomeriggio a fornire nuovi dettagli su quei minuti di completo terrore, passato in mezzo alle fiamme. «Bruciava tutto, il camion era completamente in fiamme: era una tempesta di fuoco e io ero in mezzo», spiega l’autista bolzanino. A Il Giorno un altro testimone presente vicino all’incidente ha raccontato come l’intera carreggiata era nera come la pece, «Subito hanno bloccato il traffico ci hanno fatto uscire contromano». Un altro automobilista invece racconta di aver visto tutto e di essere rimasto per diversi secondi sotto choc senza riuscire a fare proprio nulla: «Mi trovavo a pochi metri di distanza non sapevo cosa fare, ho cercato di non farmi prendere dal panico». Continuano intanto i rilievi e nelle prossime ore si dovrebbe tornare alla riapertura semi-totale del tratto ancora chiuso sull’A21. (agg. di Niccolò Magnani)
LE PRIME TESTIMONIANZE
“Eravamo in movimento, sono stato tamponato e ho lasciato il camion in tempo”, questa la dichiarazione di colui che è l’unico superstite del terribile incidente lungo l’autostrada A21 in provincia di Brescia, in territorio di Montirone (tra i caselli di Brescia Sud e Manerbio). Sei le vittime dei quali due bambini, in cinque appartenevano alla stessa famiglia. Il racconto è di un autista di Bolzano, che ha raccontato dunque di essere tamponato prima che la sua autocisterna prendesse fuoco, dando origine al terribile rogo che ha provocato le sei vittime. Il responsabile del contatto fatale sarebbe stato un altro camionista, che con il suo mezzo ha investito la macchina con la famiglia a bordo, che agganciata e impossibilitata a muoversi è finita contro la cisterna. Per l’identificazione delle vittime sarà necessaria la rilevazione del DNA, visto che le persone hanno perso la vita carbonizzate nel rogo e sono quindi irriconoscibili. (agg. di Fabio Belli)
IL VIDEO DELLA POLIZIA STRADALE
Continuano ad arrivare immagini del terribile incidente sull’A21 Brescia-Torino, con il rogo generato dell’esplosione di un’autocisterna che ha causato ben 6 vittime. Dal video diffuso su Twitter dalla polizia stradale emerge tutta la terribile potenza dell’incendio, anche se ancora non si è compreso quale possa essere stata l’esatta dinamica dell’incidente che di fatto è costato la vita a 4 adulti e 2 bambini. Stanno però emergendo particolari su quella che è l’identità delle vittime: 5 su 6 appartenevano a una famiglia, probabilmente francese perché transalpina era la targa dell’automobile che è rimasta schiacciata e poi carbonizzata nell’incidente. Il terribile rogo ha reso difficilissimo il lavoro dei soccorritori, con la coda formatasi sul tratto autostradale che ha raggiunto chilometri di lunghezza. (agg. di Fabio Belli)
Prime immagini del drammatico incidente mortale di Brescia sull’ #A21 al chilometro 234. Intervento di #poliziastradale e @emergenzavvf pic.twitter.com/bQSTHhCpYD
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 2 gennaio 2018
6 VITTIME NELL’INCIDENTE
Un pomeriggio di estremo terrore sull’A21 Brescia-Torino sta non solo paralizzando il traffico autostradale ma purtroppo fa segnare un bilancio provvisorio già terribile: sei morti, di cui due sono bambini, rimasti coinvolti e semi carbonizzati dal maxi scontro avvenuto nel tratto Brescia-Manerbio verso metà pomeriggio. Una famiglia intera e l’autista di un camion sarebbero le vittime di questo pomeriggio di inferno letterale sull’autostrada lombarda: il maxi rogo generato al doppio incidente e all’esplosione di un’autocisterna (qui sotto le prime informazioni riguardo l’esatta dinamica, ndr) ha reso difficilissima l’impressa dei soccorritori di arriva sul luogo della tragedia e provare a recuperare i corpi da salvare. Il bilancio è drammatico e ancora provvisorio purtroppo, visto che i Vigili del Fuoco ancora stanno lavorando per spegnare le fiamme e ristabilire un’idea di traffico, finora completamente paralizzato con la comprensibile chiusura in entrambe le direzioni tra Brescia e Manerbio.
L’ASSURDA DINAMICA A CATENA
I Vigili del Fuoco di Brescia hanno provato a spiegare la dinamica di quanto hanno potuto appurare davanti a loro: in pratica, nello svincolo tra Brescia Sud e Brescia Centro, è avvenuto un primo tamponamento tra un camion e una macchina (cono la famiglia a bordo) che è stata speronata per motivi ancora da stabilire proprio dal mezzo pesante. Pare che ci fosse già una coda per un altro tamponamento tra tir e che la conseguente colonna di coda abbia creato la dinamica a catena: l’auto infatti, una volta speronata, è andata a sbattere contro un’autocisterna innescando l’esplosione e l’incendio seguente. I vigili del fuoco confermano che tra le vittime ci sono dei bambini: sono i due figli della famiglia in auto, morti anche i genitori e un altro adulto a bordo, oltre all’autista dell’autocisterna. Un cavalcavia (si tratterebbe del ponte 217) tra Montirone e Poncarale lungo la Sp24, è stato chiuso, riporta l’Anas.