A cavallo tra il 2017 e il 2018 avviene anche la “celebrazione” di una nuova unione civile, questa volta molto molto particolare visto che vede nuove “spose” due cittadine di Modena, lesbiche e di.. 80 anni. Alla veneranda soglia degli ottanta queste due pensionate legate da molti anni da un rapporto omosessuale, hanno deciso di fare “il passo” cogliendo l’occasione della nuova legge Cirinnà e firmando così la propria unione civile. «Settantanove anni la prima, poco più giovane seconda, le signore, commosse, si sono presentate davanti all’ufficiale civile per pronunciare il fatidico ‘si’ e apporre le proprie firme sull’atto; elegantissime e dall’incontenibile felicità dipinta negli occhi», racconta il Resto del Carlino dipingendo la “luna di miele” delle due lesbo-spose in pienissima Terza Età. 31 dicembre 2017: il vecchio anno vede il Comune di Modena celebrare la particolare unione civile, un anno che passerà alla storia per un “paletto” tolto dalla cultura e politica moderna e che getta l’Italia insieme alle altre democrazie europee nell’era dove “matrimoni” di questo genere saranno considerati sempre più “normalità” e non eccezioni che lasciano qualche perplessità al concetto “tradizionale” di famiglia.
L’ASSESSORE, “EMOZIONE FORTISSIMA”
La cerimonia è scorsa via senza molti intoppi, tranne per un certo imbarazzo quando l’assessore alle Pari Opportunità di Modena, che ha officiato l’unione civile, ha titubato sulla consueta “predica” che è solito fare sul significato dell’unione tra due persone. Di fronte infatti le due pensionate LGBT hanno vissuto insieme più di 50 anni e ora certificano il loro legame per via della nuova legge che lo permette: «celebrare l’unione di due donne di quasi 80 anni è un’emozione fortissima», spiega su Facebook il politico modenese. Il Comune emiliano è legato ad una tradizione da record per quanto riguarda le unioni tra persone dello stesso sesso: «La cerimonia di ieri è arrivata a poco più di tre anni dalla prima unione civile registrata a Modena: allora – era il 27 novembre 2014, anniversario dell’omicidio di Harvey Milk, primo componente delle istituzioni statunitensi apertamente gay e militante nel movimento di liberazione omosessuale, ucciso a San Francisco nel 1978 – era stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli a registrare una giovane coppia omosessuale modenese», riporta la Gazzetta di Modena.