Una donna è stata uccisa in una stanza d’albergo a Dalmine intorno alle ore 10:30 di oggi, sabato 20 gennaio 2018. L’identità della vittima non è stata ancora resa nota degli inquirenti ma pare si tratti con ogni probabilità di una donna nigeriana di 37 anni. A freddarla, con un colpo di pistola mentre si trovava in camera insieme a lei, è stato un 62enne, che dopo l’omicidio ha deciso di costituirsi. Vano il tentativo dei soccorritori, recatisi non appena allertati all’hotel Daina, la struttura ricettiva dove si è consumato il delitto: la nigeriana era già morta e per lei non c’è stato nulla da fare. Il killer, come riportato da Il Fatto Quotidiano, sarebbe un bergamasco di Bottanuco. Sulla scena del delitto, per effettuare i rilievi del caso, sono intervenuti tanto i carabinieri di Bergamo quanto quelli di Treviglio, oltre che il nucleo investigativo bergamasco. Fin dai primi riscontri è apparso evidente che si fosse in presenza di un delitto di natura passionale.
IL MOVENTE
L’impressione che l’origine dell’omicidio avvenuto in hotel a Dalmine fosse da ritrovare nel rapporto tra la vittima, una donna nigeriana di 37 anni, e il suo carnefice, un bergamasco di 62, è apparsa evidente fin da subito. In primis per il fatto che i due avessero trascorso insieme, nella camera dell’hotel Daina, la notte prima del delitto. Come riportato da bergamonews.it, a coppia era arrivata in hotel nella serata di venerdì 19 gennaio, la donna in bicicletta da Osio, l’uomo in sella ad una Vespa. Stando a quanto appreso da Il Messaggero, il movente dell’uccisione sarebbe da rinvenire nella volontà della 37enne nigeriana di troncare la relazione con il 62enne. I due si erano conosciuti perché in passato la nigeriana aveva svolto il ruolo di badante per la madre di lui. L’uomo agli investigatori avrebbe raccontato che la lite, degenerata questa mattina nell’uccisione in hotel, avrebbe avuto inizio dopo la comunicazione da parte della donna di voler terminare il loro rapporto.