Liguria e Toscana a loro modo “vincono” la tornata 2018 delle Bandiere Arancioni: la prima perché ha mantenuto intatti tutti i suoi 15 vessilli conquistati negli scorsi anni, la seconda perché si è confermata regina della cura del patrimonio culturale e artistico regionale con ben 38 Bandiere Arancioni distribuite su tutto il territorio. Nelle riconferme a livello italiano, la regione Toscana non può che festeggiare un primato difficilmente raggiungibile per via della incredibile varietà di paesaggi, tradizioni e culture lungo tutto l’intero arco del territorio toscano. Eccoli qui tutti i vessilli: Abetone Rutigliano (PT), Anghiari (AR), Barberino Val d’Elsa (FI), Barga (LU), Casale Marittimo (PI), Casciana Terme Lari (PI),Casole d’Elsa (SI), Castelnuovo Berardenga (SI), Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Castiglion Fiorentino (AR), Certaldo (FI), Cetona (SI), Chiusi (SI), Collodi (PT). Fosdinovo (MS), Lucingano (AR), Massa Marittima (GR), Montalcino (SI), Montecarlo (LU), Montefollonico (SI). Montepulciano (SI), Monteriggioni (SI), Murlo (SI), Peccioli (PI), Pienza (SI), Pitigliano (GR), Pomarance (PI), Radda in Chianti (SI), Radicofani (SI), San Casciano dei Bagni (SI), San Gimignano (SI), Santa Fiora (GR), Sarteano (SI), Sorano (GR), Suvereto (LI) Trequada (SI), Vinci (FI), Volterra (PI). 



ECCO LE BANDIERE ARANCIONI 2018

Sono state rese note dal Touring Club tutte le 19 nuove Bandiere Arancioni che vanno a formare i 227 vincitori del concorso sui Borghi più belli d’Italia per l’anno 2018: la tradizionale “licenza” conferita dal Touring Club Italiano per l’impegno di questi comuni nel preservare bellezza e tradizioni, vede dunque nuovi ingressi, piacevoli conferme e una regione leader per antonomasia. La Toscana con 38 bandiere arancioni batte il resto d’Italia, seguita a distanza dai 28 vessilli del Piemonte e dalle 21 delle Marche: la cerimonia si è tenuta questa mattina a Genova nella sede del TCI e il saluto ai nuovi 19 “arrivati” è stato fragoroso. 20anni fa nacque la bella iniziativa per la cura e la diffusione del patrimonio culturale italiano senza pari al mondo, con questo obiettivo primario: «La Bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale, è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità, ed è uno strumento di valorizzazione del territorio», spiega il Touring sul proprio sito online. Va ricordato che il concorso sul borgo più bello d’Italia è riservato a tutti quei comuni inferiori ai 15mila abitanti e l’assegnazione del premio di qualità non è per nulla scontata e altamente competitiva: negli ultimi 20 anni, su oltre 2.800 candidature, solo l’8% ha ottenuto il riconoscimento ma quelli premiati hanno avuto benefici importanti come il + 45% degli arrivi turistici e il + 83% di strutture ricettive (in media dall’anno di assegnazione).



ECCO I NUOVI “INGRESSI”

Sono in tutto 19 i nuovi borghi ammessi nella speciale e prestigiosa iniziativa delle Bandiere Arancioni: tra quei spicca di certo il Piemonte con 4 vessilli freschi freschi, poi la Lombardia e l’Abruzzo con tre bandiere a testa e infine tutti gli altri. Ecco qui di seguito l’elenco, da nord a sud, in cui spiccano grandi paesaggi montani (Gressoney in Valle d’Aosta ad esempio), ma anche luoghi carichi di storia (come San Vito al Tagliamento) e di attrazioni naturali meravigliose (come gli orridi di Bellano sul Lago di Como): Gressoney Saint Jean (AO), Agliè (TO), Chiusa di Pesio (CN), Gavi (AL), Ozzano Monferrato (AL), Almenno San Bartolomeo (BG), Bellano (LC), Pizzighettone (CR), Maniago (PN), San Vito al Tagliamento (PN), Santa Fiora (GR), Frontino (PU), Serra San Quirico (AN), Fara San Martino (CH), Lama dei Peligni (CH), Opi (AQ), Aliano (MT), Oriolo (CS), Taverna (CZ). Come spiega il Touring, il programma territoriale delle Bandiere Arancioni è garantito in completa coerenza con la storia e la natura del Club culturale, «in linea con tutte le sue iniziative volte a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, dove la tutela del territorio e del patrimonio è connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio».

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