Attimi tensione questa mattina all’interno del Palazzo di Giustizia di La Spezia, dove una donna di origine albanese ha minacciato di darsi fuoco dopo essere stata raggiunta da un ordine di sfratto esecutivo. La disperazione ha portato la donna a minacciare l’estremo gesto: purtroppo non una novità se pensiamo alle tante persone che in questi anni hanno deciso di farla finita perché incapaci di supportare il peso delle difficoltà economiche cui erano andate incontro. Così stamattina, come riportato dall’Ansa, la donna si è presentata accendino in mano al primo piano del tribunale spezzino. La signora si è poi cosparsa il corpo interamente di benzina, minacciando di darsi fuoco da un momento all’altro. Allarmati per quanto stava accadendo dinanzi ai loro occhi, al primo piano del Palazzo di Giustizia, alcuni avvocati hanno allertato gli agenti della polizia giudiziaria.



L’INTERVENTO DEGLI AGENTI SCONGIURA IL PEGGIO

E proprio l’intervento della polizia giudiziaria è riuscito ad evitare che la donna di origine albanese desse seguito al suo proposito di darsi fuoco. Gli agenti, mantenendo il sangue freddo, hanno iniziato a parlare con la signora che, evidentemente disperata, ha spiegato che a spingerla verso quel gesto era il provvedimento di sfratto esecutivo emesso nei suoi confronti. Soltanto dopo alcuni interminabili momenti, come riportato dall’Ansa, la donna è stata convinta a desistere dagli agenti della polizia giudiziaria, ai quali ha consegnato l’accendino con il quale aveva manifestato l’intenzione di accendere le fiamme. Dopo aver desistito, la signora è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. La speranza è che episodi del genere, sinonimo di disperazione da parte dei cittadini, non abbiano più a ripetersi.

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