SANT’EMERENZIANA, LA STORIA
Nella giornata del 23 gennaio la Chiesa Cattolica celebra Sant’Emerenziana. Le notizie su questa figura sono, da un punto di vista biografico, decisamente poche e sono dovute in gran parte a un racconto di natura agiografica facente parte della “passio latina” di Sant’Agnese. Stando a quanto emerge dal racconto, Sant’Emerenziana era una ragazza che aveva più o meno la stessa età di Sant’Agnese. Anche se negli scritti vengono definite “sorelle di latte”, secondo gli esperti risulta difficile ritenere che le due avessero effettivamente un legame di parentela. Tendenzialmente la data di nascita di Emerenziana viene collocata nel 291. Quel che si può sapere con una certa sicurezza è che essa partecipò alle esequie di Sant’Agnese, la quale spirò nel 304. Proprio durante questo momento, sempre stando alle fonti giunte fino a noi, vi fu un violento attacco da parte di un folto gruppo di pagani, i quali misero in fuga la gran parte dei cristiani che si erano radunati per dare l’ultimo saluto a Sant’Agnese.
IL MARTIRIO
Tuttavia la giovane Emerenziana, invece di darsi alla fuga, affrontò senza paura il gruppo di pagani che aveva fatto la sua comparsa nel corso della processione. Il suo coraggio finì con il costarle la vita, perché venne lapidata. Il racconto agiografico termina con i parenti di Sant’Agnese che decidono di far seppellire la giovane poco distante dalla figlia. Alcuni recenti studi hanno dimostrato tuttavia come questo racconto non sia del tutto attendibile. Gli elementi certi sono il nome e le modalità in cui la santa trovò la morte e anche il luogo della sepoltura. Quel che oggi per la Chiesa Cattolica e per tutto il mondo cristiano risulta certo è come questa figura abbia ricevuto, in un cero senso, il battesimo attraverso il proprio martirio e nel proprio sangue.