Scricchiola già l’accordo tra Corea del Nord e Corea del Sud e l’incubo di una Terza Guerra Mondiale torna a farsi concreto. Dopo l’intesa sancita in vista delle Olimpiadi Invernali, infatti, alcune manifestazioni a Suel di un gruppo di attivisti conservatori che hanno dato fuoco alla bandiera nordcoreana e ad un’immagine di Kim Jong-un hanno suscitato l’ira di Pyongyang. A riportare l’accaduto è il sito specializzato NK News, citando un comunicato ufficiale del Comitato per la riunificazione pacifica della Corea (Cprc), in cui si legge: “Non possiamo fare a meno di prendere in considerazione sul serio il seguito delle misure relative ai Giochi invernali”. Un portavoce del Cprc ha detto che “le autorità sudcoreane dovrebbero scusarsi con l’intera nazione per la provocazione politica, punire severamente le persone coinvolte nel crimine e mettere in campo misure per evitare che si ripetano”. Nella nota si precisa inoltre:”Non tollereremo mai atti detestabili di hooligan conservatori che insultato la sacra dignità e i simboli della Corea del Nord. Se l’accordo Nord-Sud e il programma per la partecipazione del Nord alle Olimpiadi sono cancellati, la colpa sarà solo ed esclusivamente a carico dei gruppi conservatori e delle autorità sudcoreane”. Da Pyongyang si percepisce irritazione in particolare per il rogo che ha bruciato l’effigie del leader supremo, definito “un’imperdonabile brutalità contro gli esseri umani e il cielo”. Il dialogo tra le due Coree è già finito? (agg. di Dario D’Angelo)



REGNO UNITO: “RUSSIA PUO’ ATTACCARCI PRIMA DEL PREVISTO”

Chi guarda alla Corea del Nord come possibile focolaio di una Terza Guerra Mondiale che porterebbe probabilmente alla distruzione del Pianeta per come lo conosciamo ha forse sbagliato a posizionare il proprio mirino. Stando alle parole di Nick Carter, non il primo arrivato ma il Capo di Stato Maggiore del Regno Unito, la minaccia che incombe sulla pace viene portata dalla Russia. Come riferisce Euronews, Carter si è detto contrario ai tagli sulla Difesa britannica che potrebbero mettere a dura prova la capacità dei britannici di difendersi da un eventuale attacco russo. Ipotesi, questa, per niente fantascientifica secondo Carter, che ha detto:”Penso che la Russia potrebbe iniziare le ostilità prima di quando ci aspettiamo”. Dopo queste dichiarazioni, Il portavoce del primo ministro britannico Theresa May ha assicurato che il budget della difesa di 36 miliardi di sterline l’anno mette al sicuro il Paese ma l’idea che la Russia sia nell’ordine di idee di sferrare un attacco non può far dormire sonni tranquilli neanche al coraggioso popolo britannico. (agg. di Dario D’Angelo)



POPSTAR HYON DIPLMATICA PER KIM?

E’ la popstar Hyon l’asso di Kim Jong Un per trovare la distensione tra le due Coree in occasione delle Olimpiadi? Hyon Song-wol, questo il nome completo della cantante, si è già presentata al Sud assieme alla delegazione già inviata da Pyongyang in vista degli incontri e delle iniziative previste per Pyeongchang 2018. E la sua risposta al K-Pop sudcoreano non si è rivelata altrettanto scanzonata e colorata, ma ha rappresentato senz’altro una ventata di novità rispetto a quella che è l’immagina della musica nordcoreana. Certo, anche Hyon non è di certo avara nel lesinare secchiate di propaganda, col video della sua canzone più famosa che la mostra andare in fabbrica a servire la patria per rendere orgoglioso il leader Kim Jong Un. Ma al di là degli obiettivi di propaganda, la presenza di Hyon rappresenta un’apertura impensabile fino a poco tempo fa.



HYON ANCHE A CAPO DELLE BALLERINE MORANBOGN

Difficile dire se la cantante pop nordcoreana possa essere considerata una vera e propria ambasciatrice della pace in vista dei rapporti che Corea del Nord e Corea del Sud saranno chiamate a intrattenere in vista delle Olimpiadi. Nonostante questo, sicuramente le esibizioni artistiche che Pyongyang ha pianificato con l’invio della sua delegazione prima e dopo l’inizio delle Olimpiadi invernali a Pyeongchang ha rappresentato un elemento che la comunità internazionale possa essere di distensione, con la paura sempre imminente di un attacco da una o dall’altra parte tra Corea del Nord e Stati Uniti. Si esibiranno anche le Moranbong, gruppo di ballerine e cantanti inviate dal leader Kim Jong Un in Corea del Sud e capeggiate sempre da Hyon Song-wol, che vedrà dunque moltiplicarsi le sue responsabilità durante il viaggio al Sud.