Resta di grado 5 l’allerta valanghe in Alto Adige e in Valle d’Aosta, con le zone montanare in Italia interessate ad nevicate che stanno mettendo a rischio anche molte zone frequentate da turisti. Questo nonostante le condizioni meteo, soprattutto in Alto Adige, siano in via di miglioramento, ma i numeri riguardo la neve caduta in questa stagione nelle località di montagna Nord sono assolutamente importanti: a Melago, in Vallelunga, dove nella giornata di martedì è stato necessario evacuare i turisti di un albergo, dal primo dicembre scorso sono caduti complessivamente 3,3 metri di neve, dei quali solo nell’ultima settimana 1,4 metri. A valle la situazione non migliora di molto, visto che si registrano 1,5 metri di neve, mentre a Roia di Fuori in zona alta val Venosta finora sono caduti 3,6 metri di neve, record nella zona. (agg. di Fabio Belli)



TURISTI EVACUATI

Mentre prosegue l’evacuazione dei turisti bloccati sull’hotel di Vallelunga in Alto Adige, sono numerose le restanti emergenze sempre per possibili valanghe in Valle d’Aosta. Da poco è giunto il via libera dalla commissione valanghe della Val d’Ayas per la revoca delle ordinanza strettissime tenute da ieri proprio a causa delle slavine a Champolus. Come spiega l’Ansa, potranno dunque tornare i 20 evacuati dalla zona rossa ai piedi del Monte Facciabella nella zona vecchia del paesino in Val D’Ayas. «I danni provocati dalle slavine cadute si sono limitati al bosco. Siamo in attesa di capire cosa succederà nel fine settimana, quando è prevista una nuova perturbazione», spiega Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano e membro della commissione locale valanghe. Pare che nelle prossime ore sarà anche riaperta la strada che collega Champoluc a Champlan. Ultimo flash, questa volta dalla Val Venosta: sono stati recuperati da un elicottero dell’Esercito «i nove sciatori di Castelmella che da sabato scorso erano blocati nell’albergo Alpenfriede di San Valentino alla Muta, in Val Venosta», riporta Il Giorno. 



ALLERTA A VALLELUNGA

Non è certo solo di oggi l’emergenza neve e l’allerta valanghe sulle Alpi, ma è di certo in questa giornata che l’allarme si allarga di fatto a tutte le località ad una certa altura che vedono lo staccarsi di grossi blocchi di neve con l’apprensione per possibili valanghe che nelle ultime ore già si sono presentate senza fare per ora grossi danni. L’incubo però persiste anche perché le temperature si sono alzate e l’alta quantità di neve caduta nei giorni precedenti mette a serio rischio larghe parti di Valle d’Aosta, Piemonte, Valtellina, Alto Adige e ovviamente anche i versanti francesi, svizzeri e austriaci della grande catena alpina. Una valanga di grandi dimensioni ha interrotto già da diverse ore la statale 659 della valle Formazza tra Chiesa e San Michele, frazioni di Formazza, paese più a nord dell’Ossola, senza per fortuna colpire persone o case. Sono in corso però le operazioni di ripristino del normale traffico e assistenza alla popolazione rimasta isolata: stesso destino per alcuni paesi in Alta Valtellina e ovviamente nelle strade da Aosta verso il Monte Bianco e il Cervino. Ma in queste ore la situazione che tiene maggiore considerazione per l’allerta valanghe è certamente quella di Vallelunga in provincia di Bolzano (ne parliamo qui sotto approfonditamente) e l’enorme slavina invece staccatasi a Zermatt. Come si può vedere dal video qui sotto, una grossa massa di neve si è staccata poche ore fa nella cittadina turistica, senza fare vittime ma riportando grande spavento e danni alle strutture in ingresso della vallata.



https://twitter.com/meteoeradar/status/955775404433969152/video/1

EVACUATI TURISTI IN ELICOTTERO A VALLELUNGA

Il pericolo valanghe nel nord ovest dell’Alto Adige è stato classificato “molto forte” di grado 5, il massimo della scala che parte da 0: la situazione di più alto pericolo riguarda il paesino di Vallelunga, vicino a Bolzano. Qui infatti l’hotel Langtauferer Hof è stato travolto dalla neve nelle ultime ore, minacciando gran parte dell’edificio da una possibile seria valanga da qui fino alla serata di oggi: necessario l’intervento degli elicotteri dell’esercito, la zona è infatti isolata piena di turisti. Per questo motivo, dopo mezzogiorno sono cominciate le operazioni di soccorso dei tanti turisti, circa un centinaio, intrappolati in mezzo alla neve e sotto una “pendente” slavina che potrebbe cadere da un momento all’altro. «Complessi gli interventi. Il pericolo valanghe, nella zona, è di grado 5, non accadeva da 10 anni», spiega Christian Auer, ispettore capo dei vigili del fuoco di Bolzano. Sono stati implicati in tutto 5 elicotteri che da ore fanno la spola verso Bolzano e Vallelunga per trasportare tutti gli isolati dell’hotel turistico; inoltre, presso il corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano è stato istituito un centro operativo che coordina l’evacuazione. Chiudiamo il capitolo emergenze con quanto successo ancora ieri in Valle D’Aosta, dove una grande slavina è caduta sulla strada regionale numero 28, all’altezza del comune di Oyace (Aosta), nella zona del Grand Combin. «È una slavina di grandi dimensioni. Ha sfiorato una casa e la vicina stalla. Per fortuna nessuno è rimasto coinvolto», spiega il sindaco di Oyace Remo Domaine. La valanga ha sfiorato una casa e una stalla ma per fortuna non ha colpito nessuno, sfiorati miracolosamente dal grande ammasso di neve.

https://twitter.com/ProvinciaBZ/status/955791326410428416/video/1