Ciro Ascione, il 16enne ritrovato morto vicino ai binari della linea Napoli-Caserta, nei pressi della stazione di Casoria, sarebbe stato vittima di un incidente. Secondo quanto riportato da Repubblica, che cita fonti giudiziarie, sarebbe questa l’ipotesi al momento più probabile riguardo la morte del ragazzo, scomparso quattro giorni fa. Si tratta di una ipotesi suffragata da alcuni video acquisiti dalla polizia giudiziaria. Non vengono escluse comunque altre ipotesi, motivo per il quale si stanno facendo ulteriori approfondimenti e verifiche. Dolore e incredulità tra i familiari di Ciro Ascione, mentre ora la Procura di Napoli Nord, dopo aver vagliato ogni ipotesi, propende per l’incidente. Intanto stasera in piazza Cimmino, ad Arzano (Napoli), si sta tenendo una fiaccolata per ricordarlo. Come riportato da Tgcom24, lungo il percorso che porta alla chiesa sono stati sistemati palloncini bianchi e striscioni con parole di affetto nei confronti del 16enne. Presente anche il sindaco Fiorella Esposito. (agg. di Silvana Palazzo)
LO ZIO, “ESCLUDO IPOTESI INCIDENTE”
Terribile incidente o grave omicidio? Sono queste le due ipotesi sostenute attualmente dalla procura di Napoli Nord che indaga sulla misteriosa morte del 16enne Ciro Ascione. Una cosa è certa: per la famiglia del giovane non si è trattato di suicidio. Oltre al padre, anche lo zio di Ciro sembra proprio non voler credere a quest’ultima tesi. Come riporta l’uomo, fratello della madre del giovane, Ciro non aveva alcun problema apparente. “I genitori conoscevano bene anche tutti gli amichetti di Ciro, poi non sappiamo se abbia fatto altre amicizie; di certo, se ha conosciuto altri ragazzi, non ce lo ha detto. Ma comunque non ha mai detto di avere problemi con altri ragazzi”, ha spiegato, come riporta Repubblica.it. La famiglia ora attende che magistratura e polizia possano fare le dovute indagini e sempre lo zio si chiede come mai nessuno, tra i presenti sul vagone che avrebbe preso anche Ciro, non abbia visto dei ragazzi durante una presunta lite, o un tentativo di rapina a scapito del 16enne. “Ho sentito anche che qualcuno ipotizza un incidente, un malfunzionamento delle porte, ma è un’ipotesi cui credo poco”, ha aggiunto. Per l’uomo comunque, qualcuno avrà certamente visto qualcosa e proprio a loro si appella nella speranza che possa collaborare con le autorità, anche in modo anonimo, per cercare di fare chiarezza sulla morte ancora misteriosa del ragazzino. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANCORA DUBBI: E’ REALMENTE SALITO SUL TRENO?
Le parole del padre di Ciro Ascione rese in tv ai microfoni del programma Chi l’ha visto hanno acceso il giallo attorno al caso: il giovane 16enne trovato senza vita sui binari della stazione di Casoria potrebbe non essersi tolto la vita. L’ombra del suicidio aleggia all’interno della famiglia del giovane e pare che la stessa pista potrebbe essere seguita anche dagli stessi inquirenti. Per saperne di più occorrerà però attendere i risultati dell’autopsia sul cadavere del 16enne e disposta nelle passate ore. Al vaglio degli inquirenti le ultime ore di vita del ragazzino: Ciro sarebbe stato avvistato alla stazione Toledo della Metropolitana di Napoli e successivamente ripreso dalle telecamere della Stazione Centrale da dove avrebbe dovuto prendere il treno per raggiungere Casoria ma, come riporta oggi Fanpage nell’edizione napoletana, il dubbio ora è se sia realmente mai salito su quel treno. Il padre ha raccontato alla trasmissione di RaiTre che nelle tasche del figlio sarebbero stati trovati 8,50 euro, mentre inizialmente il giovane ne avrebbe portati con sé 10. Mancherebbero, dunque, esattamente 1,50 euro pari al costo del biglietto. Gli interrogativi, dunque, continuano e sarà compito della Procura di Napoli Nord fare totale chiarezza sulla morte misteriosa di Ciro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL PADRE: “L’HANNO LANCIATO DAL FINESTRINO”
Durante la striscia quotidiana di Chi l’ha visto? ha parlato il padre di Ciro Ascione, trovato morto sui binari di Casoria e con un caso ancora avvolto nel giallo: «Mio figlio non si è ucciso. Non è stato un suicidio: Ciro è stato lanciato dal finestrino del treno. Dicono che mio figlio si è lanciato dal finestrino. Mio figlio non era un ragazzo che aveva dei problemi. Ciro non aveva nessun motivo per suicidarsi. Aveva preso il treno per tornare a casa. Lungo la tratta è stato lanciato dal finestrino». Esattamente come la Procura di Napoli, anche la famiglia non crede per nulla alle possibili voci su un suicidio, anzi rilancia sulle possibile minacce avute con quella telefonata anonima giunta agli inquirenti prima della scomparsa ufficiale di Ciro sabato scorso. Le ferite sul corpo sarebbero compatibili con una caduta “dall’alto”, dunque forse anche da un finsero del treno in corsa: ma sarà l’autopsia a stabilire l’esatta causa della morte, con i carabinieri che proseguono nelle indagini sentendo la compagnai di amici del povero Ciro, anche loro completamente sotto choc e increduli per quanto accaduto.
“Mio figlio non si è ucciso”, il padre di Ciro a #chilhavisto 11:30. Procura indaga per omicidio o incidente a seguito di un’aggressione. Il giallo della telefonata che annunciava la morte del ragazzo @RaiTre pic.twitter.com/R9kCRqLI5M
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) 24 gennaio 2018
TROVATO MORTO IL 16ENNE SPARITO A NAPOLI
Si chiama Ciro Ascione e da 4 giorni il 16enne originario di Arzano (Napoli) era scomparso senza lasciare alcuna traccia di sé: ora è stato trovato ma nel peggior modo possibile. Il suo cadavere è stato infatti rinvenuto sui binari della stazione di Casoria, aprendo definitivamente il mistero sul giallo della sua scomparsa. La scorsa settimana Ciro, 16 anni e una quotidianità descritta normale e serena dai suoi amici e famigliari, era stato a Napoli dove da qualche tempo frequentava una ragazza più giovane di lui: era partito dai Quartieri Spagnoli la sera di sabato scorso per tornare a casa e attorno alle 20.30 aveva telefonato alla madre per avvisare di star rientrando a casa. Avrebbe dovuto prendere la metro verso Stazione Centrale e da lì poi il treno per tornare ad Arzano. Da quel momento in poi, il buio più totale con la scomparsa senza lasciare ogni tipo di contatto o indizio: come riporta Il Mattino, « alcune telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso mentre usciva dalla stazione della metropolitana e percorreva la galleria Garibaldi. Nella stazione centrale, però, non sarebbe mai entrato: non comparirebbe in nessuna delle tre telecamere posizionate agli ingressi e al binario da dove avrebbe dovuto prendere il treno».
FIACCOLATA AD ARZANO, “VERITÀ PER CIRO”
Ma dunque, cosa è successo davvero per quel povero ragazzo napoletano? Secondo la Procura che indaga sulla sua morte non vi sarebbero gli estremi per confermare la tesi del suicidio, che dunque al momento viene scartata: la famiglia, gli amici e la stessa fidanzatina non credono per nulla alla possibilità di un gesto suicida. Secondo invece un primo esame sul cadavere ritrovato, ci sono parecchie ferite e contusioni che possono essere compatibili con una caduta dal treno: come invece spiega Repubblica Napoli, «il filmato delle telecamere di videosorveglianza della metropolitana. Ciro era stato ripreso infatti mentre scendeva dalla metro alla stazione centrale di Napoli. E un altro video lo inquadra mentre sale sul treno regionale per Casoria». Resta il giallo con due possibili ipotesi al momento rimaste in piedi: un fatale e tragico incidente, come un cattivo funzionamento del sistema di sicurezza delle porte; oppure un omicidio frutto magari di una brutale aggressione, come tante se ne vedono da tempo contro ragazzini giovanissimi in quel di Napoli e periferia. Pare infatti, riporta La Stampa, che nei giorni scorsi sia giunta una telefonata anonima che avrebbe annunciato la morte del ragazzo, poi tragicamente tristemente avvenuta per davvero. «Basta con i silenzi è arrivato il momento di fare rumore», scattata subito sui social la volontà di chiedere verità per la morte di Ciro; per questo, è prevista stasera una fiaccolata ad Arzano con tutta la comunità che si stringerà attorno alla famiglia dopo il grave e ancora misterioso lutto avvenuto.