La conversione di San Paolo
Il 25 gennaio 2018 si ricorda la conversione di San Paolo. L’avvenimento compare negli Atti degli Apostoli e viene menzionato in diverse lettere paoline, anche se in maniera indiretta. Protagonista è San Paolo di Tarso o Saulo, che inizialmente è uno dei massimi persecutori della religione cattolica. Mentre poercorre le strade di Damasco minacciando tutti coloro che hanno scelto di seguire il Signore, all’improvviso si verifica un autentico miracolo. A pochi passi dal suo arrivo nell’attuale capitale della Siria, sente una voce che gli chiede perché lo perseguita. È Gesù Cristo. Soltanto lui vede il Signore, dato che gli uomini che si trovano con lui si limitano a sentirne la voce. Saulo chiude gli occhi, li riapre ma perde totalmente la vista per tre giorni, periodo nel quale non mangia e non beve.
La ricorrenza
Il culto della conversione di Paolo viene festeggiato il 25 gennaio dalla religione cattolica e conserva un significato sia storico che cristiano di primissima categoria. Compare nel IX secolo all’interno di una serie di martirologi e corrisponde alla giornata conclusiva della Settimana dedicata alla preghiera per l’unità degli adepti alla religione cristiana. A partire dalla conversione, San Paolo inizia una lunga fase di predicazione tra l’Antiochia, Gerusalemme e Roma, diventando uno degli Apostoli di Gesù più ferventi in assoluto.