La follia è scattata alle dieci di ieri mattina e non si è fermata neppure davanti ad un bambino di tre anni. Un cinese di 50 anni, Wu Yongqin, ha ucciso a colpi di mannaia la moglie Chen Aizhu e il bimbo disabile a cui la donna faceva da baby sitter. Il figlio dodicenne è stato risparmiato: per caso non si trovava in casa al momento della tragedia. Allertati da alcuni vicini che avevano sentito le urla, i carabinieri sono arrivati nel condominio e hanno trovato sangue dovunque. La donna straziata priva di coscienza, il cinese con in mano la mannaia e il bambino che respirava ancora. I sanitari del 118 hanno prestato subito le cure al bambino, che è stato poi trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale di Cremona, ma lì è morto poche ore dopo. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la coppia litigava spesso per questioni di gestione familiare, ma non trapelava nulla all’esterno. «Era una famiglia come tante. Certo questo non è un condominio facile, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che accadesse un fatto simile», ha raccontato infatti uno dei condomini ai microfoni de Il Giorno.



CREMONA, MASSACRO IN CASA AL CULMINE DI UNA LITE

In quel palazzo di periferia a Cremona, a due passi dalla tangenziale, Wu Yongqin viveva con una modesta pensione di invalidità. Aveva problemi psichiatrici per i quali sarebbe stato in cura. La moglie invece arrotondava i pochi guadagni facendo pulizie nelle case e la baby sitter. Il figlio 12enne li aiutava nelle riunioni di quartiere traducendo per i genitori che avevano ancora difficoltà con la lingua italiana. L’inchiesta si preannuncia rapida, perché la dinamica sembra accertata. Ora il 50enne cinese si trova nel carcere di Cremona, dove è stato già interrogato con l’assistenza del difensore Luca Curatti. Non è da escludere, stando a quanto riportato da Il Giorno, che per lui si apra la strada della perizia psichiatrica. Una famiglia distrutta che vede ora il figlio di 12 anni affidato ai servizi sociali del Comune. Secondo il Corriere della Sera la lite sarebbe scoppiata a causa di un passaporto scaduto: avrebbe dovuto rinnovarlo recandosi al consolato di Milano, ma l’appuntamento era saltato e ne dava la colpa alla moglie. Al culmine del litigio ha afferrato una mannaia e massacrato la moglie e il bambino che le era stato affidato. La mattanza sarebbe cominciata in bagno, continuata in cucina e finita in terrazza, dove la donna ha provato inutilmente a salvarsi. 

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