Non si è fatto attendere anche il messaggio di Papa Francesco dopo la tragedia avvenuta questa mattina a Pioltello, in seguito al grave incidente ferroviario costato la vita a tre donne. In una nota a firma del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, Bergoglio si è detto “Profondamente rattristato per il grave incidente ferroviario avvenuto in Pioltello”. Nel messaggio il Pontefice ha espresso “la sua sentita partecipazione al dolore per questo evento e mentre assicura fervide preghiere di suffragio per coloro che sono tragicamente scomparsi formula vivi auspici di pronta guarigione per i passeggeri rimasti feriti ed invia di cuore la Benedizione Apostolica”. Intanto, nel corso del vertice che si è tenuto nel pomeriggio odierno, il prefetto di Milano, come cita Il Giorno, ha fatto sapere che dei 5 feriti gravi, solo 4 resterebbero ancora ricoverati in codice rosso ma “nessuno di loro è in pericolo di vita”. Ad intervenire anche Delrio che ha ringraziato pubblicamente per l’enorme mobilitazione riscontrata. “Vorremmo non succedessero simili tragedie, ma a queste donne e uomini va la nostra gratitudine”, ha commentato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DELRIO: “VOGLIAMO LA VERITÀ”

A partire dalle ore 16:00 del pomeriggio di oggi si è svolto in Prefettura un vertice anche alla presenza del ministro Delrio che, intervenendo, come riporta Il Giorno, ha chiarito la già avviata attivazione di una Commissione di inchiesta da parte della direzione investigativa del ministero. Al tempo stesso, anche l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria avrebbe già avviato un’inchiesta parallela. “Non interferiscono con quelle della procura, cui abbiamo dato la massima collaborazione”, ha chiarito. “Vogliamo la verità”, ha quindi proseguito, anche se al tempo stesso ha tenuto a ribadire come il sistema ferroviario italiano sia “tra i più sicuri al mondo”. Il ministro ha poi aggiunto di essere giunto a Milano con l’intento di portare il cordoglio del Governo e del presidente del Consiglio alle famiglie delle vittime. “Oggi è stata una bruttissima giornata, difficile non solo per Milano, ma per tutto il sistema ferroviario italiano”, ha commentato. Delrio ha poi spiegato come proprio la linea Cremona-Milano sia “fra le più frequentate e quindi più monitorate”, ecco perché esige ora la piena chiarezza su quanto accaduto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TRENORD CHIEDE SCUSA PER IL TWEET

Ad occuparsi oggi del drammatico incidente ferroviario avvenuto a Pioltello è stata oggi anche La vita in diretta che sin dall’apertura di nuova puntata è in collegamento con il luogo della tragedia. Come specificato in trasmissione, parlando delle possibili cause che sarebbero alla base dell’incidente, Trenord non sarebbe responsabile della manutenzione, tuttavia oggi la società di trasporti sarebbe comunque stata presa di mira con numerosi attacchi per via di un tweet con cui questa mattina è stato comunicato all’utenza il “problema”: “Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico ad un treno”, si leggeva sul noto social network alle 8:09, circa 15 minuti dopo l’incidente. La trasmissione di RaiUno ha così interpellato Trenord cercando una spiegazione a quelle dichiarazioni troppo tecniche di fronte alla tragedia avvenuta. La società di trasporti ha replicato scusandosi: “Ci scusiamo per l’utilizzo in un tweet di un termine non appropriato. La nostra intenzione non era quella di minimizzare l’accaduto ma di dare informazioni di servizio, tempestive, ai clienti in viaggio. Nel corso delle ore successive sui canali web e social di Trenord sono state date informazioni più accurate”, ha chiarito l’ufficio stampa della società. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SINDACO SALA SUL POSTO

In attesa del vertice in prefettura che vedrà in primo piano Delrio con il sindaco Beppe Sala, proprio quest’ultimo giunto a Pioltello, sul posto del tragico incidente, ha commentato quanto accaduto nelle prime ore di oggi. “Qui c’erano 250 persone, e vedendo i vagoni purtroppo è brutto dire che è andata quasi bene. Le immagini sono tragiche e fanno capire che i morti potevano essere molti di più”, ha asserito, come riporta Libero Quotidiano sottolineando l’infelice battuta. Per il primo cittadino milanese, tuttavia, “non c’è più tempo da perdere” e “Da queste disgrazie bisogna trarre lezione”, ha aggiunto. Sala ha quindi posto l’accento sul tema sicurezza ribadendo quanto sia necessaria ripartire dalla sicurezza sul lavoro ma anche dalla sicurezza di coloro che vanno a lavorare, in questo caso, appunto, i pendolari. “E’ una tragedia incredibile”, ha quindi aggiunto senza tuttavia esprimersi sulle cause e lasciando il compito di stabilire quanto realmente accaduto alla magistratura. “Quello che abbiamo capito è che il problema si è generato probabilmente un paio di chilometri prima. Dalla testimonianza delle persone si vedeva che stava succedendo qualcosa. Ma i passeggeri che si trovavano tra la motrice e il punto in cui i vagoni sono stati oggetto del deragliamento, forse non se ne sono accorti”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ATTESA PER VERTICE IN PREFETTURA

Sono stati pubblicati ufficialmente i nomi delle vittime che hanno perso la vita nel tremendo incidente ferroviario di questa mattina: sono tutte e tre donne e originarie della provincia di Milano. Pierangela Tadini, 51enne residente a Vanzago ma originaria di Caravaggio; Ida Milanesi e da ultimo Giuseppina Pirri, 39enne di Cernusco sul Naviglio (clicca qui per tutte le info e i numeri utili da chiamare). Immediato il cordoglio da tutte le istituzioni e inevitabile allo stesso tempo la rabbia dei tanti pendolari (e delle famiglie angosciate da ore per le sorti dei coinvolti nello schianto, ndr) per le condizioni di sicurezza dei trasporti sulla tratta Trenord Cremona-Milano. Alle 16 si terrà un vertice in prefettura con Delrio, il Sindaco Sala e il presidente della Regione Roberto Maroni: sui social intanto continuano ad emergere novità e dettagli dal luogo dell’incidente, in particolare il frame della rotaia dove è ceduta una piccola parte; qui ancora va capito se abbia generato o se sia stata danneggiata dal deragliamento del treno. «La linea Cremona-Milano è stata segnalata come una delle peggiori in Lombardia: conta oltre 10mila pendolari giornalieri, su treni lenti e sovraffollati dall’età media di 17 anni», spiega un rapporto di Legambiente particolarmente critico con la gestione trasporti in alcune tratte molto attraversate alla periferia di Milano. (agg. di Niccolò Magnani)

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BINARI SOTT’ACCUSA

«Quel treno è sempre stato un super disastro»: così parla Alice, una lettrice del Sussidiario che spesso ha dovuto prendere durante l’università da Cremona a Milano tutti i giorni proprio quel treno. Un convoglio vecchio, con poche carrozze e sempre pieno di pendolari “schiacciati” per le troppe poche corse: «da pendolare, quel treno era un vero schifo. Tra l’altro ci sono tanti amici che lo prendono tutt’ora e che saranno stati sicuramente coinvolti..» continua Alice, preoccupata come tanti altri famigliari e amici dei possibili coinvolti nel maxi incidente Trenord di questa mattina. Intanto Gaetano Vallefuoco, comandante VVF Milano, ha stilato un bilancio ormai definitivo: «3 vittime, 5 in codice rosso e 8 in codice giallo, più di 100 i contusi lievi». Secondo la prefettura di Milano, sono in tutto 3 vittime (dunque non 4 come spiegavano i soccorritori in un primo momento, ndr) e 46 i feriti “seri” ma non in pericolo di vita, al momento. Le cause dell’incidente sono ancora sotto indagine, ma al momento avanza convinta la possibilità che siano effettivamente ceduti i binari in un punto tra Segrate e Pioltello provocando il distacco e lo “svio” dei vagoni centrali trascinati per oltre 2 chilometri fuori dai binari prima di accartocciarsi violentemente contro alcuni pali a bordo ferrovia. (agg. di Niccolò Magnani)

RFI, “NON CI SONO STATI PROBLEMI ALLO SCAMBIO”

Sono quattro le vittime e tre sicuramente sono donne: sono in corso le operazioni di accertamento ma la conferma sarebbe arrivata direttamente dai soccorsi giunti a Seggiano di Pioltello. Il treno deragliato è completamente accartocciato su se stesso ed è stato molto complesso cercare di tirare fuori i vari feriti dalla lamiere: le operazioni però sono terminate attorno alle 10.30 con tutti i passeggeri soccorsi e tirati fuori dal convoglio Trenord diretto a Milano. La dinamica è ancora da ricostruire, ma pare che i vagoni centrali siano deragliati e sviati appena passato uno scambio: è inspiegabile perché i primi due convogli sono passati illesi e gli altri dopo invece si sono incidentati e scaraventati fuori dall’asse dei binari. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo: secondo invece una nota di Rete Ferroviaria Italia, il cedimento strutturale sarebbe avvenuto a circa 20 centimetri di binario e circa 2 km più indietro rispetto al luogo del deragliamento effettivo del treno. Così i tecnici di Rfi hanno fatto sapere i primi esiti dei rilievi effettuati: «Attraverso indagini successive si dovrà stabilire se il cedimento del binario sia stato causa o effetto del deragliamento», riporta l’Ansa. (agg. di Niccolò Magnani)

FERITI ANCORA INCASTRATI TRA LE LAMIERE

Ci sono ancora alcuni passeggeri incastrati nel lamiere del treno Trenord uscito dai binari e deragliato violentemente poco prima delle 7 di questa mattina: «Ci sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno e poi il convoglio si è fermato. Ci hanno fatto scendere e i soccorsi sono arrivati mezz’ora dopo». Lo racconta un testimone oculare, collaboratore di Rtl 102,5 Maurizio Lanzani, che si trovava su quel treno da Cremona verso Milano: «prima tremava tutto poi un boato enorme e il caos più completo», racconta un altro testimone all’Ansa. Sempre Lanzani spiega che è come se si fosse accartocciato su se stesso il convoglio dopo che le prime carrozze erano passate “indenni” lo scambio sui binari: «Due carrozze si sono semisquarciate. Una scena agghiacciante e ho avuto fortuna a prendere un altro vagone che non è deragliato. I soccorsi sono arrivati un po’ in ritardo, anche perché il treno si è fermato sulla linea ferrata fuori stazione e il luogo è difficilmente raggiungibile». I morti accertati sono 2, 10 i feriti molto gravi e oltre 100 i contusi seri dopo l’incidente pazzesco del treno Trenord. Intanto arrivano le prime impressioni ufficiali del Questore di Milano: pare che il treno abbia visto un cedimento tra vagoni, ma nelle prossime ore ovviamente si avranno novità in merito, appena i vigili riusciranno ad estrarre tutti i feriti ancora incastrati nelle lamiere. (agg. di Niccolò Magnani)

TRENO DERAGLIA A SEGGIANO DI PIOLTELLO

Un treno regionale è uscito dalle rotaie e quindi, deragliato bruscamente, intorno alle 7 di questa mattina a Seggiano di Pioltello, nel Milanese. A bordo c’erano un numero importante di lavoratori pendolari che ogni mattina prendono puntualmente il mezzo di locomozione per potersi recare a lavoro in tempo. Secondo le prime ricostruzioni della rete e le notizie che emergono dai principali siti di stampa online, potrebbero esserci ufficialmente dalle 2 alle 3 vittime. Perlomeno 5 i codici rossi e 50 le persone ferite leggermente portate al pronto soccorso in codice verde. Il Convoglio era diretto a Milano Lambrate (anche se sul web si legge anche che la destinazione finale potesse essere Milano Garibaldi). Sul posto oltre ai soccorritori e ai vigili del fuoco, sono prontamente arrivati anche i carabinieri di Cassano D’Adda.

Treno deraglia, almeno due morti

Al momento, le cause del treno deragliato sono ancora da accertare, la circolazione per questo motivo, subirà dei rallentamenti che verranno resi noti del corso della giornata. In base a ciò che riferisce l’agenzia di stampa Agi ci sarebbero “almeno due morti, probabilmente 3 e almeno 5 codici rossi”. Sul luogo sono attualmente presenti un grande numero di ambulanze e soccorritori. Secondo ciò che riferisce il quotidiano Repubblica nell’edizione milanese online: “Lungo la direttrice Milano-Venezia sono registrati ritardi su tutta la linea. Il servizio di posizione in tempo reale del sito di Trenord ha rilevato l’ultima localizzazione del treno 10452 alle 6.57, presumibilmente l’ora dell’impatto”. “Il treno era accartocciato su un palo”, ha detto invece un testimone raggiunto da Tgcom24.

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