Nuovo problema per il razzo Ariane 5, partito dalla base di Kourou nella Guyana francese fortunatamente senza equipaggio a bordo. Secondo quanto dichiarato dalla società costruttrice Arianespace, che lavora per conto dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) poco dopo il decollo sono stati persi i contatti con il vettore spaziale, che avrebbe dovuto portare in orbita due satelliti per le telecomunicazioni. Ma nonostante l’anomalia, l’obiettivo sarebbe stato portato a termine e Ses 14, della lussemburghese Airbus Defence and Space, e Al Yah 3 di Orbital ATK per Yahsat, l’operatore degli Emirati Arabi Uniti, sarebbero giunti puntualmente in orbita anche se il punto dello sgancio sarebbe diverso rispetto a quanto previsto. Un problema che potrà comunque essere risolto quanto prima: come confermato da Arianespace, infatti, i due satelliti dovrebbero giungere quanto prima ad un riallineamento. 



Ariane 5: il blackout poco dopo il lancio

L’Agenzia Spaziale Europea ha perso per circa mezz’ora il contatto con Ariane 5, un blackout avvenuto dal 9° al 37° minuto della missione spaziale. Non è la prima volta che il vettore si rende protagonista di un simile fallimento, avvenuto già durante nella sua prima versione: era il 4 giugno 1996 e si trattava del centesimo lancio per il razzo che anche successivamente si è trovato ad affrontare complicate situazioni, come nel 1997, nel 2001 e successivamente nel 2002. Sono comunque centinaia le operazioni eseguite per la conduzione in orbita di satelliti per le comunicazioni anche se il compito più importante verrà riservato ad Ariane 5 nel 2019: sarà lui a condurre il satellite orbitante James Webb che andrà a sostituire il già esistente Hubble. Si tratta di un progetto ambizioso, portato avanti dalla collaborazione di Nasa ed Esa, e che rappresenterà una delle più grandi novità degli ultimi tempi nella conquista dello spazio.

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