Matteo Salvini questa mattina a Circo Massimo su Radio Capital è tornato sullo spiacevole gesto compiuto dai Giovani Padani in piazza a Busto Arsizio e ha comunque condannato la sciocca decisione dei leghisti “futuri” di bruciare in piazza il fantoccio di Laura Boldrini e Paolo Gentiloni. «È stata una sciocchezza. Mi hanno detto che si richiama all’usanza, con l’anno nuovo, di bruciare immagini. Il fuoco può essere tradizione e a me piacciono i falò ma bruciare un fantoccio cosi’ e’ un’idiozia». Alla Presidente della Camera, come si può vedere qui sotto, quelle scuse non sono state accettate perché il leader leghista viene visto come “propagatore” di odio e cattivo esempio per i giovani del suo stesso partito. «Ha dovuto fare molto in fretta retromarcia ma è quello che ha portato su un palco della Lega la bambola gonfiabile rappresentante Laura Boldrini, è lui che ha iniziato questo travisamento del rapporto con gli avversari e l’uso di simboli e di parole di guerra nel dibattito politico», ha attaccato nel pomeriggio Emanuele Fiano, Pd, in difesa della Boldrini e del Premier Gentiloni “lesi” dal falò simbolico in piazza a Busto. (agg. di Niccolò Magnani)

FALÒ IN PIAZZA CON IL FANTOCCIO DI LAURA BOLDRINI

Un rogo in piazza a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Non è una notizia di cronaca che parla di un incidente bensì una precisa intenzione da parte di alcuni presunti membri dei “Giovani Padani” nel dare alle fiamme un fantoccio che rappresentava Laura Boldrini. Un gesto plateale con l’evidente scopo di creare polemiche e attenzione. E, soprattutto, un gesto estremo condannato anche dallo stesso ‘Movimento’ che, via Facebook, assicura: “Il Movimento Giovani Padani contrasta le pessime politiche del governo con la sola forza delle idee, non con atti di violenza. Il coordinamento, preso atto di quanto accaduto provvederà a emanare provvedimenti disciplinari verso i responsabili”. Dure le parole di Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali: “Non ho parole per descrivere il disgusto provato nel vedere le immagini di Busto Arsizio. Un fantoccio raffigurante Laura Boldrini da bruciare in piazza. Chi brucia fantocci ricorda chi bruciava i libri e il motivo per cui lo faceva. La mia solidarietà a Laura”.

IL COMMENTO DI LAURA BOLDRINI

Insieme alla solidarietà ricevuta dalla maggior parte degli italiani e di colleghi politici, la stessa Laura Boldrini, via Facebook, ha condannato il gesto e ha chiesto apertamente le scuse di Matteo Salvini, non per se stessa ma per l’Italia. Ecco le parole usate per il post social: «I “giovani padani” mi hanno data alle fiamme ieri: hanno incendiato il mio fantoccio in piazza, a Busto Arsizio. Questo dimostra che le parole d’odio non sono mai solo parole, ma si trasformano in gesti deprecabili e possono innescare una spirale ancora più pericolosa. Dopo la bambola gonfiabile, l’augurio di essere stuprata ricevuto dal sindaco di Pontivrea e dal segretario della Lega di San Giovanni Rotondo, la bufala creata dal capogruppo leghista al Senato che ha riversato tanto odio sulla mia famiglia, il rogo dei giovani padani, cos’altro ci dobbiamo aspettare da questi signori?», scrive la presidente dell Camera. Oggi sono arrivati le parole di commento di Salvini, ma non “bastano” per la Boldrini: «È arrivato il momento che Matteo Salvini chieda scusa. Non a me, non ne sarebbe capace. Ma almeno ai cittadini di Busto Arsizio e a tutti gli italiani per la pessima figura che sta facendo fare al nostro Paese. Ne approfitto per ringraziarvi della vicinanza che mi state dimostrando, ho letto tutti i vostri messaggi. So che la stragrande maggioranza degli italiani rifiuta la violenza e la volgarità. Non ci faremo intimidire!».