Rappresenta un dramma familiare di proporzioni immense il suicidio di un ragazzo di 14 anni nella sede scout di Senigallia, ad Ancona, avvenuto ieri sera. Come riferisce Il Corriere della Sera gli inquirenti, che intorno alle 21 hanno effettuato il macabro ritrovamento, stanno ancora cercando di stabilire le ragioni all’origine della decisione del giovane di impiccarsi. La vittima, un adolescente di origini straniere, era stato adottato dai genitori, ma non sembra avesse mai manifestato alcun tipo di disagio. E proprio i genitori, dopo aver appreso la notizia della morte del figlio, hanno accusato un malore e sono stati entrambi trasportati in ospedale al pronto soccorso di Senigallia. Non appena si è diffusa la notizia dell’impiccagione del 14enne, all’esterno della sede del Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani è iniziata una processione di conoscenti e curiosi. (agg. di Dario D’Angelo)



14ENNE SUICIDA A SENIGALLIA

Tragico accadimento in una sede scout a Senigallia, in provincia di Ancona: un ragazzo di soli 14 anni si è infatti impiccato ad una trave togliendosi la vita, anche se sono ancora ignote le ragioni del gesto. I familiari del ragazzo hanno dato l’allarme nella serata di venerdì 26 gennaio, non vedendo arrivare il giovane. I carabinieri sono arrivati in fretta e non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, nel piano superiore della sede scout. Un gesto preparato con una certa meticolosità, facendo pensare al fatto che sia stato premeditato. Subito la sede si è affollata con la presenza di altri ragazzi scout, e il vicesindaco di Ancona ha fatto visita al luogo del suicidio, commentando solo come “terribile” la vicenda. 



IGNOTI I MOTIVI DEL GESTO

La sede scout dove è avvenuto il suicidio è quella di via Adige a Senigallia: il soffitto di una stanza del piano superiore della sede era abbastanza alto per permettere al ragazzo di farsi cadere ed impiccarsi. Il pronto arrivo delle forze dell’ordine non è servito a salvare il quattordicenne già senza vita al momento dell’arrivo dei soccorsi. E’ bastata una corda e nessuno all’interno della sede scout si era accorto di dove fosse andato il ragazzo, né tra la famiglia e tra gli amici, almeno da quanto emerso finora a poche ore dal tragico gesto, erano emersi propositi suicidi precedentemente esternati dal giovane. Si sta cercando di capire se prima di uccidersi il ragazzo possa aver lasciato una lettera o un biglietto per spiegare il suo gesto, ma al momento non è stato ritrovato nulla.