A distanza di una settimana esatta dalla notizia del terribile delitto di Giuseppe De Stefani, il 62enne originario di Chiavenna, in provincia di Sondrio, ucciso, smembrato e bruciato in Thailandia, il cerchio inizia poco alla volta a chiudersi. Sin da subito i sospetti della polizia locale si erano posati sull’ex compagna della vittima, Rujira Iamlamai, e sull’amante di quest’ultima, il 34enne francese Amaury Rigaux. Entrambi i soggetti erano risultati subito ricercati poiché avevano fatto perdere le loro tracce, alimentando ancora di più i dubbi nei loro confronti. Nella giornata di ieri, la polizia locale ha catturato Rigaux, a pochi giorni dal mandato di arresto emesso nei confronti dell’uomo e dell’ex della vittima. Il francese, come riporta Corriere.it, in passato era stato inserito nella “lista nera” dell’immigrazione e poi rientrato nel paese attraverso il Laos. Il fermo è avvenuto nel pomeriggio della scorsa domenica, quando il 34enne sarebbe stato braccato dalla polizia in una zona di campagna nella provincia di Kamphaeng Phet, nei pressi della zona dove si sarebbe consumato l’atroce delitto, alla base del quale potrebbero esserci quasi certamente motivi di natura passionale ed economica. Oggi è stato annunciato anche l’arresto della donna, ex moglie del 62enne valtellinese.
DELITTO GIUSEPPE DE STEFANI: CATTURATA ANCHE L’EX COMPAGNA
Sin da subito gli inquirenti thailandesi erano convinti che i due sospettati del delitto di Giuseppe De Stefani avessero ormai le ore contate. Dopo l’arresto del complice francese, non è tardata a giungere la cattura della donna, la 38enne Rujira Iamlamai, principale sospettata dell’omicidio del compagno avvenuto lo scorso 19 gennaio. Secondo la polizia locale, la donna non avrebbe mai lasciato il Paese ed infatti le fonti interpellate non avevano torto. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, i media locali nel dare la notizia del secondo arresto avrebbero anche pubblicato le immagini della donna insieme agli agenti di polizia. Rujira ed il suo amante Rigaux erano accampati nella giungla nella provincia nord-occidentale di Kamphaeng Phet, e la loro presenza era stata segnalata alla polizia da un residente della zona. Dopo il suo arresto, intanto, il francese si professa innocente ed avrebbe attribuito la responsabilità dell’intero omicidio proprio alla 38enne con la quale Giuseppe De Stefani aveva convissuto per un anno prima di scoprire il tradimento di lei con il 34enne.