Luca Materazzo arrestato in Spagna: ieri, a Siviglia, l’uomo è stato arrestato durante un controllo di una pattuglia dell’Udyco Grupo III. Il trentaseienne è stato fermato per la morte del fratello, l’ingegnere Vittorio Materazzo: l’uomo, cinquantunenne, è stato trucidato lo scorso 28 novembre 2016 nell’androne della sua abitazione in via Maria Cristina di Savoia, nel quartiere di Chiaia, a Napoli. Con il rientro a Napoli, Luca Materazzo potrà rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari nell’interrogatorio di garanzia, con il movente dell’uccisione del fratello riconducibile a questioni di interesse economico e di eredità familiare. Fu lo stesso Vittorio Materazzo, nel 2014, a sollecitare l’apertura di una indagine per la morte del padre Lucio Materazzo, spirato nel 2013 all’età di ottantuno anni. Come sottolinea Il Fatto Quotidiano, l’uomo non era convinto che il padre fosse morto per cause naturali e Luca Materazzo finì tra gli indagati. La salma venne riesumata nel marzo scorso, ma non fu possibile stabilire la causa del decesso. (Agg. Massimo Balsamo)
CERCO’ ONLINE LOCALITA VICINO SIVIGLIA
In Spagna, Luca Materazzo era riuscito a rifarsi una vita, trovandosi anche un lavoro. La pista del Paese iberico era stata presa in considerazione dagli inquirenti in seguito agli accertamenti eseguiti sul computer dell’indagato per la morte del fratello. Secondo quanto reso noto da Il Mattino, pare infatti che il 36enne arrestato oggi a Siviglia, alcuni giorni dopo il delitto di Vittorio lo stesso Luca Materazzo aveva cercato su Internet alcune località nella zona in cui è stato catturato dalla polizia spagnola. Il 10 dicembre 2016 è l’ultima data in cui Luca viene localizzato in Italia, ovvero in occasione dell’acquisto di un suo biglietto per Genova. Sin da subito, tra le ipotesi venne paventata quella secondo la quale Materazzo si imbarcò su una nave nel porto genovese proprio diretto verso la Spagna. Secondo le prime indiscrezioni, pare che Luca non fosse in possesso di documenti falsi ma della sua reale carta di identità. Proprio il controllo eseguito da parte della polizia spagnola sul documento potrebbe aver portato alla sua cattura. Ora le indagini vertono anche a stabilire se nel corso della sua latitanza Materazzo abbia avuto o meno dei complici o degli appoggi. Entro dieci giorni potrebbe avvenire il rientro in Italia del detenuto che sarà quindi sottoposto all’interrogatorio di garanzia da parte del gip di Napoli. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LATITANTE DA OLTRE UN ANNO
Da oltre un anno Luca Materazzo, ingegnere 36enne napoletano, aveva misteriosamente fatto perdere le sue tracce. Non una semplice scomparsa, ma una vera e propria latitanza, secondo le convinzioni degli inquirenti che indagavano sulla morte violenta del fratello, il 51enne Vittorio Materazzo, ucciso il 28 novembre 2016. L’uomo fu colpito ed ucciso a sangue freddo con 40 coltellate nell’androne della sua abitazione, nel quartiere Chiaia a Napoli e della sua morte fu accusato proprio il fratello Luca, verso il quale era scattato un ordine di cattura il 21 dicembre dello stesso anno. A pochi mesi dalla morte di Vittorio, il fratello minore era stato indagato anche per la morte del padre, scomparso in circostanze misteriose. Nelle passate ore, però, come riporta il quotidiano La Stampa, la latitanza di Luca Materazzo è ufficialmente terminata e il 36enne è stato fermato ed arrestato a Siviglia, in Spagna, con l’accusa di omicidio premeditato del fratello. La cattura è avvenuta in un bar nel centro della città iberica dove il ricercato lavorava come cameriere. Durante un semplice controllo di una pattuglia sarebbe avvenuto il suo arresto che ha rappresentato una prima importante svolta nel giallo attorno alla morte di Vittorio Materazzo.
LUCA MATERAZZO ARRESTATO: ORDINE DI CATTURA INTERNAZIONALE
Era il 10 dicembre del 2016 quando Luca Materazzo fu localizzato per l’ultima volta prima di far perdere definitivamente le sue tracce. Si trovava a Napoli e da qui si era poi spostato verso Genova in bus. Pochi giorni dopo fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio premeditato del fratello Vittorio, estesa in campo internazionale nei circuiti Interpol e Shenghen. Da quel momento ebbe inizio una collaborazione internazionale tra le forze di polizia fino a quando non fu segnalata la possibile presenza in Spagna di Materazzo. E’ qui che si sono concentrate in modo particolare le ricerche, pur non escludendo altri Paesi come Francia ed Inghilterra. Nel corso delle indagini coordinate dalla procura di Napoli, l’intera vita di Luca Materazzo era stata passata al setaccio, con particolare attenzione alle sue relazioni sociali ed ai contatti. Anche per questo, con ogni probabilità, il 36enne aveva deciso di isolarsi e rompere ogni tipo di rapporto con parenti e conoscenti, rendendo così ancora più difficile il lavoro degli investigatori. Nelle ore seguenti, prenderanno il via le procedure relative all’esecuzione del mandato di arresto europeo, finalizzate alla consegna dell’ormai ex latitante alle autorità italiane.