“La preghiera della Chiesa cattolica è migliore della Danza degli Spiriti. Forse ero un buon indiano, ma adesso sono migliore”. Così diceva Alce Nero, il famoso sciamano e capo dei Sioux, protagonista della vittoriosa battaglia contro il generale Custer a Little Big Horne e simbolo della resistenza dei nativi americani ai massacratori americani, autori di un genocidio mai riconosciuto in cui furono uccisi 100 milioni di loro. La notizia che i suoi stessi discendenti hanno chiesto che il grande capo indiano venga fatto santo e che la congregazione dei vescovi americani ha accettato di aprire l’iter verso la canonizzazione, ha provocato polemiche e dichiarazioni furiose. I liberal americani e anche i progressisti italiani hanno denunciato il fatto come un tentativo della Chiesa cattolica di impossessarsi di un personaggio che era stato convertito “a forza” contro la sua volontà. Ma non è così. La storia di Alce Nero infatti si basa sul libro di John Neihardt Alce Nero parla del 1932 che raccoglie le sue parole, ma omette completamente il racconto della sua conversione e del suo battesimo, scelto liberamente e non imposto, tanto che il capo indiano poco prima di morire chiese che il libro venisse ritirato dal mercato.
Così non è stato, anche perché il racconto da parte sua della sua vita e delle lotte contro i massacratori americani è tutto vero ed è una testimonianza storica che non si può cancellare, ma purtroppo parziale. Alce Nero non solo si era convertito al cattolicesimo ma era diventato anche diacono e missionario. Si è anche detto che l’indiano avesse adottato una sorta di spiritualità che era un gran mischione di sciamanesimo indiano e cattolicesimo, ma anche questo non è vero. I missionari cattolici giunsero nella riserva di Pine Ridge per la prima volta quando il capo Nuvola Rossa, altro grande eroe dell’epopea indiana, chiese personalmente la loro presenza. I Lakota cominciarono a convertirsi liberamente. Nel 1970 fortunatamente lo studioso Michael Steltenkamp scrisse un nuovo libro in cui si raccontavano i particolari omessi da Neihardt, purtroppo senza grande successo, Alce Nero missionario dei Lakota. Adesso però 1600 Lakota hanno firmato la richiesta ufficiale della sua santificazione, sarebbe il primo santo nativo d’America, e alla fine è questo che importa.