Santa Martina, 30 gennaio

Santa Martina nacque in una famiglia della nobiltà romana e fu vittima di persecuzione per la sua fede cristiana. Stando ad alcune fonti, tutti i tentativi di convincerla ad abbandonare il cristianesimo in favore del paganesimo non ebbero mai esito positivo. Secondo alcune leggende, in alcune circostanze nelle quali Santa Martina si trovava davanti a delle statue di Giove e altri dei, queste ultime andarono in mille pezzi dopo il suo rifiuto di convertirsi al paganesimo. Inoltre, quando qualcuno provava a farle rinnegare la propria fede cristiana o a porre fine alla sua vita in modo violento, si scatenavano eventi naturali devastanti come terremoti e fulmini. Ciò diede a Santa Martina quasi un’aurea di invincibilità. E che Santa Martina avesse delle doti fuori dal comune fu chiaro anche dopo la sua morte. Il suo corpo infatti andò perduto diverse volte, ma venne in ogni occasione ritrovato. E che Santa Martina avesse una forza fuori dal comune fu chiaro anche ai pagani, perché molti raccontarono come le torture da lei subite fossero inenarrabili e come lei resistette sempre, senza mai cedere. 



Il martirio

Alcune fonti raccontano addirittura che in alcuni casi le ferite da lei subite nel corso delle sevizie si rimarginavano sempre dopo poche ore, segno evidente di qualcosa di divino. Basti pensare che venne data in pasto a delle belve feroci, che però alla sua vista, letteralmente, si rifiutarono di assalirla, preferendo morire di fame piuttosto che dilaniarne il corpo. Alla fine, stando sempre alle fonti, il prefetto Ulpiano decise di porre fine alla sua vita tagliandole la testa con una spada: riuscì nel suo intento, ma come conseguenza prima vi furono terremoti e eventi naturali altrettanto devastanti.



Ovviamente il 30 gennaio non viene ricordata solo Santa Martina. Sono infatti diversi i santi ed i beati che vengono commemorati. Per quanto riguarda i santi si possono citare Santa Giacinta e San Davide Galván Bermúdez, mentre tra i beati meritano sicuramente una citazione Bronislao Bonaventura Markiewicz e Sebastiano Valfrè.

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