«Milano merita l’assegnazione di Ema», così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan riaccende il dibattito sull’assegnazione della sede dell’Agenzia europea del Farmaco. «Il governo si sta muovendo insieme al Comune per vedere come si possa aprire uno spiraglio nell’ambito delle regole europee», ha aggiunto il ministro. Il relatore per la commissione ambiente del Parlamento europeo della proposta sulla sede dell’Ema, Giovanni La Via, ha annunciato invece di aver chiesto un sopralluogo presso i locali che il governo olandese ha messo a disposizione. «Io ho fatto la richiesta formale oggi all’ambasciatore olandese e organizzeremo nei prossimi giorni o nelle prossime settimane un sopralluogo». L’europarlamentare ha poi spiegato che è «scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti» in Commissione e che ne sono stati presentati poco più di 50, tra cui alcuni sulla sostituzione di Amsterdam con Milano e altri che riguardano città francesi, ma «potrebbero esserci anche proposte di altri Paesi».
EMA, DOPPIO RICORSO MILANO A CORTE UE: ITALIA IN PRESSING
La Corte europea di Giustizia intanto ha confermato oggi a Lussemburgo di aver ricevuto due ricorsi per l’annullamento della decisione degli Stati membri di assegnare la sede dell’Ema ad Amsterdam, anziché Milano. Uno è stato presentato dal governo italiano, l’altro dal Comune di Milano. La Corte Ue però ha spiegato di non poter comunicare ancora nulla sui dettagli del contenuto dei ricorsi. A due giorni dalla notizia che Amsterdam non è pronta ad ospitare l’Agenzia europea del Farmaco, prosegue la spinta delle istituzioni per provare a portare la sede a Milano. «Io penso che dobbiamo provarci. È emerso negli ultimi giorni che ci sono delle informazioni forse incomplete nel dossier di Amsterdam e abbiamo il dovere di verificare se questo è vero. La partita non è chiusa, non dobbiamo farci illusioni tuttavia che sia facile riaprirla perché ci sono delle procedure che sono state seguite», ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni ai microfoni di Uno Mattina. «Sono preoccupato perché l’Agenzia del farmaco è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini e sapere che da marzo la sede non sarà pronta significa mettere a rischio la salute di tutti i cittadini, non solo quelli di Amsterdam», il commento di Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, a Radio 1.