A distanza di poco più di due anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, avvenuta mentre si trovava al Cairo, ed in vista del secondo anniversario del drammatico ritrovamento del suo cadavere avvenuto il 3 febbraio 2016, ad esprimersi sul caso del ricercato friulano è stato anche il presidente egiziano Al Sisi. “Non ci dimenticheremo del caso Regeni e non ci fermeremo finché i responsabili non saranno consegnati alla giustizia”, ha commentato in occasione dell’avvio del nuovo impianto di estrazione del gas, Zohr. Al Sisi, come riporta Repubblica.it citando i media locali egiziani, ha anche ricordato come l’Italia sia comunque rimasta al fianco del suo Paese nonostante l’episodio drammatico della morte di Regeni. Nel dire ciò, lo stesso presidente ha denunciato ancora una volta il “tentativo di danneggiare le relazioni” tra Italia ed Egitto proprio in seguito alla morte del giovane ricercatore, il cui corpo fu trovato senza vita e con evidenti segni di torture in un fosso nei pressi dell’autostrada che collega Il Cairo ad Alessandria. Al Sisi ha colto poi l’occasione per rivolgere un messaggio alla famiglia della vittima, rinnovando le condoglianze in nome dell’Egitto.



AL SISI: MESSAGGIO AI GENITORI DI GIULIO REGENI

“Diciamo loro che noi non abbandoneremo il caso fino a che non avremo trovato i criminali che hanno fatto questo, non li avremo puniti e portati di fronte alla giustizia egiziana”, ha aggiunto Al Sisi rivolgendosi ai genitori di Giulio Regeni. Parlando poi all’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi, il presidente egiziano ha spiegato perché, a sua detta, sarebbe stato fatto di tutto per danneggiare le relazioni tra i due paesi, ovvero “per non farci arrivare al giacimento di Zohr”, ha chiosato. Non è la prima volta che Al Sisi parla della morte del giovane Giulio Regeni nei medesimi termini utilizzati anche nella giornata odierna. Come ricorda Tpi lo aveva fatto anche nel novembre 2017 in occasione della conferenza stampa a Sharm el Sheikh. Il presidente egiziano aveva asserito in quella circostanza che il caso Regeni “era stato un tentativo di distruggere l’iniziativa di investimenti finanziari di alcuni uomini d’affari italiani”. “Il caso di Regeni ha posto fine a questo progetto e noi siamo stati i più colpiti”, aveva poi aggiunto.

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