Dopo aver trascorso in auto al freddo, insieme al padre, l’intera notte e la mattina di oggi, la piccola di sei anni è stata trasportata in via precauzionale in ospedale per degli accertamenti, anche per via della febbre, ma ora sta bene. Il quotidiano Il Messaggero ha ripercorso le tappe che hanno portato all’arresto dell’uomo, nei confronti del quale erano scattate le ricerche estese all’intero territorio italiano. E’ stata una pattuglia della polizia di Bagnolo a notare la vettura di Raffaele Busiello, l’aggressore 38enne campano, impantanata in modo sospetto sul ciglio di una strada senza sbocchi. Per questo hanno approfondito i controlli anche alla luce del modello e della targa della Golf diffusi nella serata di ieri e anche con l’ausilio dei colleghi di Vicenza è stato realizzato al fermo. Ora si attendono ulteriori decisioni sul destino dell’uomo da parte del pm di Vicenza che sta coordinando le indagini, Hans Roderich Blattner. In merito alla figlia di sei anni, sarà affidata ad alcuni familiari che si prenderanno cura di lei fino a quanto la madre ferita non sarà dimessa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VITTIMA GRAVE MA NON IN PERICOLO DI VITA
Verrà trasferito a Vicenza, Raffaele Busiello, l’uomo fermato questa mattina nel mantovano con l’accusa di aver tentato di uccidere la compagna, portando con sé la figlioletta di appena sei anni. Nel frattempo, come spiega TgCom24, la bambina è stata portata in ospedale a bordo di un’ambulanza in quanto al momento del fermo dei Carabinieri è stata constata la presenza di febbre, ma le sue condizioni sarebbero attualmente non preoccupanti. Gravi invece quelle della vittima, la 37enne di origini moldave, la quale è stata sottoposta nella notte ad un primo intervento chirurgico presso l’ospedale di Vicenza a causa delle gravi ferite da arma da taglio riportate. Sarebbe in particolare una la ferita che avrebbe richiesto il trasferimento urgente in sala operatoria e che, solo per pochi centimetri non ha leso organi vitali. Nonostante la gravità delle sue condizioni, la donna fortunatamente non è stata definita dai sanitari in pericolo di vita. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RAFFAELE BUSIELLO INDIVIDUATO E ARRESTATO
È durata meno di 24 ore la fuga di Raffaele Busiello, il macellaio 38enne di origini napoletane, che ieri sera aveva accoltellato ripetutamente la compagna moldava di 37 anni, Olesea Talpa, prima di darsi alla macchia. È accaduto nella loro abitazione di Altavilla Vicentina, al culmine di una drammatica lite con la convivente poi accoltellata. Dopo essersi accanito sulla donna, si era allontanato portando con sé la figlia di sei anni e fuggendo a bordo della sua auto. L’arresto è avvenuto questa mattina: l’uomo, come riporta Corriere.it, era nascosto nell’auto, in un campo di Bagnolo San Vito in provincia di Mantova, dove è stato individuato e bloccato dalle forze dell’ordine. Insieme a lui c’era anche la piccola figlia, portata via in ambulanza. Il macellaio dovrà ora rispondere delle accuse di tentato omicidio della compagna e sequestro di persona della bimba di sei anni. Dopo aver accoltellato la 37enne ed aver fatto perdere le sue tracce, erano scattate le ricerche sull’intero territorio nazionale. Secondo le prime indiscrezioni, già da diversi giorni si respirava un’aria molto tesa in famiglia e la discussione iniziata nella serata di ieri sarebbe stata solo l’ennesima di una lunga serie, come testimoniato anche dai vicini di casa.
ACCOLTELLA COMPAGNA E FUGGE DOPO LITE VIOLENTA
La vittima ha due figli: la bimba di sei anni, avuta dalla relazione con Raffaele Busiello ed un bambino, nato da una precedente relazione. Il macellaio ricercato fino a questa mattina, era già stato indagato in passato per maltrattamenti in famiglia. La discussione poi finita con il drammatico accoltellamento, si sarebbe consumata in assenza dei figli, che in quel momento si trovavano dai vicini. L’aggressione si è rivelata violenta: dopo essersi munito di un oggetto contundente, il 38enne aveva colpito la convivente in più parti del corpo, al collo, sul viso e all’altezza della mandibola, prima di accoltellarla arrivando così tanto in profondità da perforarle un polmone. Nonostante le gravi ferite, la vittima era riuscita a lasciare l’abitazione ed a chiedere aiuto ai vicini che avrebbero prontamente allertato le forze dell’ordine. Dopo la corsa in ospedale a Vincenza, era stata ricoverata nel reparto di chirurgia. Ancora in stato di choc aveva spiegato agli inquirenti: “Avevamo avuto degli screzi, continuavano a litigare”. L’uomo resta invece in attesa di essere sottoposto a fermo.