Oggi, domenica 6 gennaio 2018, si celebra l’Epifania e nella tradizione cristiana assumono grande rilevanza i Re Magi, saggi astronomi che, secondo il Vangelo di Matteo, seguendo “il suo astro”, giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, re dei Giudei che era nato. C’è grande incertezza su queste figure, con diverse scuole di pensiero: alcuni storici cristiani interpretano questo racconto del Vangelo come un particolare leggendario, mentre altri biblisti, così come il Magistero della Chiesa cattolica, ne sostengono la veridicità. Con il passare dei secoli la storia dei tre Re Magi ha avuto una straordinaria fortuna, nonostante la rappresentazione scarna offerta dalla tradizione cristiana: si sa per certo che erano tre, in base ai tre doni portati (oro, incenso e mirra), erano re (in quanto la festa della Epifania è collegata al Salmo LXXI) e i loro nomi erano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare.



I RE MAGI: LA POESIA DI D’ANNUNZIO

I tre Re Magi nel corso dei secoli sono stati celebrati a livello artistico, sia attraverso dipinti che sculture, passando anche per la via letteraria. Melchiorre, Baldassare e Gaspare sono stati celebrati da uno dei più grandi poeti italiani, Gabriele D’Annunzio: lo scrittore realizzò la poesia “I Re Magi”, che fa parte delle Laudi del cielo, una serie di cinque libri, pubblicata tra il 1903 e il 1912. Ecco il testo dell’opera del “Vate”: “Una luce vermiglia / risplende nella pia / notte e si spande via / per miglia e miglia e miglia. / O nova meraviglia! / O fiore di Maria! / Passa la melodia / e la terra s’ingiglia. / Cantano tra il fischiare / del vento per le forre, / i biondi angeli in coro; / ed ecco Baldassarre / Gaspare e Melchiorre, / con mirra, incenso ed oro”. Rileggendo la poesia, la notte che celebra D’Annunzio è senza luna ma la campagna risplende di luce per la nascita del Bambino Gesù, che ride in maniera tenera e tende le braccia verso l’alto. I tre Re Magi arrivano a rendergli omaggio: Baldassarre, il Re Vecchio, Gaspare, il Re Giovane, e Melchiorre, il Re Moro.



I RE MAGI ERANO QUATTRO?

Cardini della tradizione cristiana, i Re Magi sono stati protagonisti anche di diverse fiabe. La più celebre è quella dello scrittore francese Michel Tournier. Nel 1980 ha pubblicato “Gaspare, Melchiorre e Baldassarre”, tradotto in italiano da Garzanti nel 1995. Tournier ha deciso di riscrivere, attraverso un romanzo-fiaba, la leggenda dei Re Magi intrecciandola a quella dei personaggi secondari della Natività di Cristo, come sottolinea Doppio Zero: Erode, l’asino e il bue, i testimoni diretti dell’avvenimento. Tournier narra inoltre la storia di Taor, che diventa il personaggio centrale del romanzo e che, principe di Mangalore (città indiana) è il quarto Re Mago. Gaspare di Meroa è il re innamorato, Baldassare di Nippur è l’artista, Melchiorre di Palmirena è il principe spodestato e Taor è il re bambino, che arriva sempre ultimo ma che sarà il primo testimone della nuova era. Un viaggio, quello dei quattro, che li vedrà alla ricerca della salvezza in un’avventura che intreccia sofferenza, amore e gioia.

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