Ha dedicato pagine e pagine dei suoi giornali a Marina Ripa di Meana, ora Roberto Alessi la saluta. «Se n’è andata Marina Ripa di Meana, un’amica che seguo come personaggio, ma anche come persona ormai credo da trent’anni, se non di più», ha detto il direttore di Novella 2000 in un video pubblicato su Instagram. Il giornalista l’ha descritta come una persona molto particolare, che aveva messo la libertà al primo posto in tutte le sue scelte». Ma ha parlato anche della sua vita privata: «Ha avuto uomini importanti, storie non facili, ma sempre e solo ed esclusivamente dettate da amore e passioni, mai – pensate – dettate dai soldi. Era la donna più bella in assoluto di Roma, d’Italia e forse anche d’Europa. Ha sempre detto di no a qualsiasi sirena del denaro e del potere». E rivela altri retroscena: «La volevano ad Hollywood, ma disse di no. Doveva essere lei la protagonista di Love Story». (agg. di Silvana Palazzo)
RITA DALLA CHIESA: “UNA COMBATTENTE INSTANCABILE”
Il mondo dello spettacolo piange la morte di Marina Ripa di Meana. Rita Dalla Chiesa l’ha descritta in un post su Instagram come una «combattente instancabile fino alla fine. Bella, divertente, ironica, graffiante, generosa. Il risvolto più profondo e tenero delle donne che non hanno paura di buttarsi nella vita». Anche Francesca Fialdini, conduttrice de La Vita in Diretta, ha voluto dedicarle un messaggio sui social. E lo ha fatto rievocato l’incontro del 18 dicembre scorso: «Di solito la più esuberante, quel giorno era stanca e debole. Ma così delicata… Si, delicata e dolce. Ci ha raccontato che cosa significasse per lei la malattia, il senso di sfida con cui la affrontava, il suo cambiamento interiore. E ci ha parlato del suo rapporto con le persone, di come fosse diventato più intenso. “La malattia mi ha reso migliore”. Elegante e raffinata, allegra e ironica nel raccontare le cose ultime della vita. Che bel momento Marina. Ti ringrazio». (agg. di Silvana Palazzo)
GIOVANNI CIACCI: “UNA MAESTRA DI VITA”
Aveva parlato poco dopo la morte di Marina Ripa di Meana la bella Caterina Balivo, una delle ultime ad averla intervistata: ora torna a parlare un altro protagonista di Detto Fatto, Giovanni Ciacci, e prova a dire cosa è stato per lui la figura di Marina, maestra di “stile” e regina dei salotti. Amo questa foto (che possiamo vedere qui sotto, ndr). Ci sono due donne per me molto importanti , Donna Ines Theodoli Torlonia e @marinaripadimeana . Due donne sempre unite , amiche vere e mie maestre di vita . #ciaomarina sarai sempre nel nostro cuore», scrive su Twitter il costumista istrionico del pubblico di Rai 2. La marchesa e la nobile, donna Ines e donna Marina: i salotti di Ciacci vedranno una protagonista in meno e un’amica stretta che è venuta a mancare dopo una lunghissima battaglia contro il tumore al rene (e poi anche al polmone). Sono in tantissimi che ancora adesso, a tre giorni dalla sua morte, non riescono a trattenere lacrime e ricordi di questa particolare e stravagante protagonista dello spettacolo italiano degli ultimi 40 anni.
Amo questa foto . Ci sono due donne per me molto importanti , Donna Ines Theodoli Torlonia e @marinaripadimeana . Due donne sempre unite , amiche vere e mie maestre di vita . #ciaomarina sarai sempre nel nostro cuore ??#marinaripadimeana #?? pic.twitter.com/WZJlHwp9H4
— giovanniciacci (@giovanniciacci) 7 gennaio 2018
PATRIZIA DE BLANCK IN LACRIME
Dopo aver vissuto sotto i riflettori, Marina Ripa di Meana ha scelto il silenzio per la morte. Non ci saranno cerimonie per darle l’ultimo addio: niente funerali, ma la cremazione, come ha rivelato il figlio adottivo Andrea Cardella. Ma l’amica Patrizia De Blanck ha voluto ricordarla a Domenica In: Patrizia De Blanck: «Ci conosciamo dai tempi della scuola. Era talmente piena di vita che sembrava stesse meglio. Non siamo mai state rivali, hanno provato a contrapporci, ma siamo simili e al tempo stesso differenti. Era una grande provocatrice, mentre nel mio caso gli eventi hanno cercato me, ma comunque lo faceva per dei giusti scopi». Non sono mancati gli aneddoti: «Una volta mi saltò addosso per strapparmi la pelliccia. Le diedi una gomitata nello stomaco e un calcio nel sedere… Per due anni non ci siamo parlate, poi abbiamo chiarito». E non mancano neppure lacrime e commozione nel suo racconto: «Non riesco a dire è stata, per me c’è ancora. Non pensavo potesse morire così velocemente. A Natale ci siamo sentite per l’ultima volta, ma abbiamo parlato di cani. Non voglio ricordarla nella bara, per questo non sono andata a salutarla. Un mondo si sta chiudendo, un’epoca».
MARIO GIORDANO VS I RADICALI: “AVVOLTOI DELL’EUTANASIA”
Un duro attacco quello di Mario Giordano su La Verità, non tanto a Marina Ripa di Meana ma ai radicali, al mondo che ha lodato in questi giorni la vicinanza della grande regina dei salotti all’eutanasia. «Marina Ripa di Meana non voleva morire», spiega con nettezza l’ex direttore di Studio Aperto. E argomenta, molto duramente: «L’ ha sempre detto, l’ ha sempre testimoniato. Marina Ripa di Meana voleva vivere con la sue colazioni al Grand Hotel, i suoi cappellini a forma di ragno, i suoi eccessi, i suoi entusiasmi sgargianti come le sue mise. Sfruttare la sua estrema debolezza per trasformarla da regina della mondanità a regina dell’eutanasia è, dunque, il torto più grande che le si possa fare». Il riferimento è al video testamento di Marina a cura della Associazione Luca Coscioni che ancora oggi fa discutere: «Se li vedete ronzare attorno a voi, fate attenzione: gli avvoltoi della morte sono implacabili. Appena intravvedono qualcuno che sta malaccio (un dj paralizzato, un barista con la sclerosi multipla, una signora delle terrazze distrutta dal cancro) piombano nella sua stanza di dolore e si occupano che il trapasso avvenga a favor di telecamera, in modo che possa diventare un spot per l’ eutanasia». Giordano definisce “ripugnante” questo intrufolarsi nelle “disgrazie altrui” e prende netta posizione contro i radicali e i vari protagonisti della “cultura della morte” che hanno lodato l’esempio di Marina Ripa di Meana, «Il momento del trapasso è sacro, bisogna averne rispetto. I medici ce l’ hanno, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. La signora Coscioni che legge la lettera di una donna che sta per morire, invece no. E questa corsa al cadavere da esporre per mettere un tassello in più nella cultura della morte mi fa paura. Anzi, mi fa orrore», conclude Giordano sul quotidiano “La Verità”.
DIBATTITO ANIMALISTA SU INSTAGRAM
Con Marina Ripa di Meana se n’è andata una personalità in grado di far discutere, nel bene e nel male. In questi giorni, dopo la notizia della sua morte, ha fatto il giro del web l’immagine di una copertina animalista, in cui Marina Ripa di Meana si lascia immortalare completamente nuda per opporsi alla moda delle pellicce. Evocativa e allo stesso tempo chiarissima la frase a commento dello scatto:”L’unica pelliccia che non mi vergogno di indossare”. Ad apprezzare questa iniziativa è stata anche Elisabetta Canalis, che sul suo profilo Instagram ha commentato:”1996 Fare la differenza. She was already making the difference. #icon #marinaripadimeana #nofur #againstfur rip in Heaven”. Molti followers, però, non la pensano come lei. C’è chi scrive:”Scusate non si può vedere una cosa così”; oppure, “Ci sono altri metodi per raggiungere lo scopo”. Altri invece sono dalla sua parte:”Era autentica ,non falsa,non ipocrita,preferisco le persone come lei”. Insomma, Marina Ripa di Meana continua a far discutere, anche da morta. (agg. di Dario D’Angelo)
1996 Fare la differenza. She was already making the difference. #icon #marinaripadimeana #nofur #againstfur rip in Heaven.
LA FIGLIA LUCREZIA DANTE DELLA ROVERE, “MI MANCHERAI DA PAZZI”
Dopo il figlio adottivo, torna a parlare della propria mamma da poco scomparsa anche la nota Lucrezia Lante della Rovere: Marina Ripa di Meana, la sua morte ha davvero sconvolto il mondo dello spettacolo e delle “celeb”, ma resta un addio per cui, come per ognuno di noi, la famiglia viene prima di ogni qualsivoglia commento e ricordo. Il dolore di chi viveva con lei tutti i giorni, e per di più da anni affrontava la fatica e la sfida della malattia, resta “primario”: nei messaggi di questi giorni però, almeno a livello pubblico, i figli e i famigliari di Marina non hanno fatto per nulla “pesare” questo dolore e si sono limitati a ricordarla con affetto e con toccante commozione. «Mi mancherai da pazzi mia guerriera», scrive poche ore fa Lucrezia su Instagram, mettendo una foto bellissima delle due super-donne in rosso vestite tantissimi anni fa. Uno sguardo commosso, come commosse erano state le prime parole di Lucrezia Lante della Rovere due giorni fa dopo la morte della mamma amatissima: «Mia madre ha combattuto la malattia come una guerriera e sarà un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi».
CATERINA BALIVO, “CADONO LACRIME”
Ha voluto ricordarla anche Caterina Balivo, una delle ultime ad avere intervistato Marina Ripa di Meana negli ultimi difficili mesi della malattia in fase ormai terminale: con un post toccante su Instagram, la bella conduttrice di Detto e Fatto ha voluto ricordare così la donna-guerriera che per oltre 15 anni ha combattuto un cancro orrendo e tosto. «Quante cose che mi hai raccontato, mi divertivo a “sfruguliarti” su Isabelle Huppert che piaceva a tuo marito, hanno provato sempre ad imitarti a criticarti ma… tu sei unica, grande guerriera, femmina fino alla fine. Che bella è stata la nostra intervista: più tardi da sola ti riguarderò… da sola Marì perché qualche lacrima scenderà… in realtà già scendono ora mentre guardo la nostra foto fatta sei mesi fa da me in studio». Una campana verace che amava stare di fronte alla regina dei salotti, delle battaglie e soprattutto di una umanità fortissima e toccante, quella stessa che la Balivo e tantissimi altri in questi giorni ricordano del loro rapporto con Marina. Complessi, particolari ma non per questo meno umani.