L’IDENTIFICATION OF MEDICINAL PRODUCTS
Il 2018 dovrebbe portare un’importante novità nel campo dei medicinali, con l’adozione dell’Identification of medicinal products (Idmp), standard sviluppato e completato dall’Iso (International organization for standardization) nel 2012 e le cui guide di implementazione sono in fase di sviluppo a livello internazionale e dovrebbero essere disponibili quest’anno. L’innovazione dovrebbe riuscire a garantire l’identificazione univoca dei farmaci e lo scambio di informazioni sugli stessi, compresi i dosaggi e i principi attivi. Cristina Ingrassia, Partner Lifesciences & Healthcare Industry Leader Ibm Italia, ha spiegato ad Adnkronos che l’Idmp fornisce “una serie di informazioni che vengono richieste dall’Ema, in particolare quelle che riguardano la nomenclatura, quindi il nome del farmaco; le sostanze di cui è costituito, i principi attivi; le modalità di somministrazione, la posologia, l’imballaggio e informazioni riguardanti specifiche cliniche e possibili interazioni con altre molecole. Tutta una stringa di informazioni che devono essere soddisfatte da parte delle aziende farmaceutiche”.
I BENEFICI DELLO STANDARD ISO
Ingrassia ha anche chiarito quelli che saranno i benefici per il mercato farmaceutico, a cominciare da un miglioramento della farmacovigilanza, visto che sarà più semplice segnalare e conoscere effetti avversi o qualsiasi altro problema legato all’uso dei medicinali. “Inoltre si accelera efficacemente il processo di approvazione dei nuovi farmaci e viene agevolata la valutazione di quelli che sono gli studi clinici che le aziende sono obbligate a portare avanti nei casi di immissione di nuovi farmaci. Uno degli obiettivi che si pone questo standard, poi, è anche quello di cercare di monitorare il commercio di falsi medicinali”, ha aggiunto, evidenziando poi che Ibm ha una tecnologia “che consente di raccogliere informazioni strutturate e che riguardano il prodotto, ma anche una tecnologia cognitiva che consente di organizzare tutte le informazioni non strutturate che vengono richieste dall’Agenzia del farmaco, e che sostanzialmente si trovano all’interno dei dossier di farmaci”.