Il clima è teso al Tasso di Roma, al centro delle polemiche per lo scandalo delle molestie da alcune studentesse. Sono ufficialmente quattro quelle che hanno accusato il professore di storia e filosofia Maurizio Gracceva, che ha una moglie preside all’istituto Manin e due figli. Le ragazze hanno denunciato attenzioni morbose e messaggini sconci, mentre altre avrebbero subìto le attenzioni dell’insegnante, già «controllato a vista» dai suoi colleghi. Secondo i racconti affidati agli inquirenti, avrebbe avuto altre storie con altre ragazzine di altri licei. Come riportato dal Corriere della Sera, il filone dell’inchiesta potrebbe allargarsi ad altre scuole, magari quelle nelle quali Gracceva insegnava prima del trasferimento al Tasso, come Augusto e Albertelli. Per ora il professore è sospeso: il provvedimento di allontanamento è già effettivo, quindi oggi non era in classe. E l’ipotesi di un suo ritorno rappresenta un problema: quali reazioni potrebbe scatenare tra studenti e genitori?
ROMA, MOLESTIE DAL PROF DI FILOSOFIA: PARLA UNA VITTIMA
«Sono amareggiata e schifata dalle cose che sono state dette», racconta al Corriere della Sera una delle ragazze che ha denunciato. «Questa vicenda è stata dolorosissima per noi e per il professore anche, e sbatterla in faccia a tutti non mi sembra proprio la cosa giusta da fare», ha aggiunto. Le ragazze speravano nell’anonimato e nel massimo riserbo, infatti erano molto impaurite al momento di presentare la denuncia. Per loro la vicenda non doveva diventare pubblica, invece si è rapidamente diffusa tra i banchi di scuola. La ragazza comunque lo ritiene «un caso isolato» e non accetta che si parli male del liceo Tasso, anche perché «il preside e tutti gli altri professori» sono stati vicini alle studentesse in questione e «hanno fatto tutto il possibile appena hanno saputo». Sui muri della scuola intanto sono comparse svastiche e insulti: il clima resta teso in attesa di sviluppi sull’indagine.