Confindustria, Vincenzo Boccia: “Nessun endorsement alla Lega”, retromarcia del capo degli industriali dopo lo scontro con Carlo Calenda. Intervistato da Radio Capital, Boccia ha evidenziato: “Le mie parole vanno interpretate come una provocazione per evidenziare alcune incoerenze della Lega: sul territorio è verde, al Governo è gialloverde”. Un passo indietro, dunque, per il numero uno di Confindustria, con l’endorsement che “è stato strumentalizzato e alimentato da qualche tweet”. E ha aggiunto, rivolgendosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Un appello all’avvocato del popolo, il premier: questo Governo deve chiarire se vuole rispettare gli attori sociali. Questo governo intende rispettare le parti sociali e accettare le critiche senza attaccare ad personam?”, riferendosi alle parole di Di Maio al presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas.



VINCENZO BOCCIA SUL GOVERNO M5S-LEGA

Prosegue il capo di Confindustria: “Parliamo del presidente di una nostra associazione regionale, le concessioni di acque minerali comportano migliaia di posti di lavoro e di investimenti, non è che apri la fontana la mattina e vendi l’acqua gratuitamente”. Boccia ha poi aggiunto, ponendosi delle domande: “Questo Governo intende rispettare le rappresentanze sociali? Intende essere parte di una società liberale aperta, accettare le critiche senza attaccare ad personam chi le fa? E’ possibile che un ministro del Governo possa fare questo?”. “La mia questione si rivolge al governo, se intende rispettare le rappresentanze sociali evitando questi messaggi che non aiutano e che stanno rialzando i toni”, l’analisi di Boccia: “Se vogliamo vivere in una società liberale, non si possono lanciare messaggi di questo tono ogni volta che si critica il governo, vale per tutti”.

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