Non ce l’ha fatta Loreno Martini, l’imprenditore 77enne di San Miniato, comune in provincia di Pisa, massacrato per il furto di un Rolex. Per 11 giorni l’uomo è stato ricoverato in ospedale per via delle gravi lesioni riportate dopo il brutale pestaggio ma sfortunatamente non ce l’ha fatta e ieri è morto. A darne notizia è il quotidiano Il Tirreno. L’uomo, un imprenditore calzaturiero, fu vittima di una aggressione violentissima a causa della quale riportò il capo fracassato e la rottura di scapole e vertebre. Le sue condizioni, al momento del ricovero, apparivano già estremamente gravi e purtroppo le ferite sono state tali da non lasciargli scampo. I carabinieri, dopo la triste notizia non hanno alcuna intenzione di interrompere le indagini ma anzi stanno procedendo spediti più che mai, a caccia dei responsabili di quello che, ormai, a tutti gli effetti si è trasformato in un brutale delitto con un movente assurdo: il furto del Rolex indossato dalla vittima. La famiglia non ha ancora annunciato la cerimonia funebre ma è stata autorizzata la donazione del fegato di Martini.
MORTO IMPRENDITORE MASSACRATO: INDAGINI IN CORSO
Loreno Martini e la moglie Visma Giuntoli condividevano la passione di raccogliere i capperi che nascono sugli scogli proprio sopra la baia del Quercetano. Qui avevano trascorso l’estate, soggiornando in un appartamento che i due coniugi avevano acquistato 25 anni fa nella villa Querci a Castiglioncello. Lo scorso 19 settembre, come accadeva spesso, armati di forbici e guanti si erano diretti sul vialetto privato intenti a tagliare i ramoscelli. Intorno a mezzogiorno, la moglie era rientrata in casa intenta a preparare il pranzo ma non vedendo tornare il coniuge si era recata nel posto in cui lo aveva lasciato, trovandolo in fin di vita, con la testa fracassata. L’uomo fu inizialmente ricoverato a Cecina e poi trasferito a Livorno, Martini è spirato dopo 11 lunghi giorni di agonia. La famiglia ha denunciato: “È stato aggredito per rubargli il Rolex d’oro”. Non lontani dal luogo dell’aggressione furono rinvenuti gli occhiali e la catenina d’oro di Loreno Martini, informazioni ritenute utili ai fini delle indagini.