Roma, moglie picchiata perché incinta di una femmina: arrestato un 30enne indiano, terribile storia di violenza nella Capitale. L’ennesimo caso di maltrattamenti psicologici e fisici in famiglia, iniziato già quando la coppia viveva in India: le violenze si sono protratte anche quando marito e moglie si sono trasferiti a Roma, ma la donna ha deciso di dire basta: come riportato da Adnkronos, la bocca che ha fatto traboccare il vaso è stato il pestaggio subito all’ottavo mese di gravidanza, dovuto al sesso della bimba che porta in grembo. La giovane era stata segregata in casa dal compagno, che nel frattempo intratteneva una relazione extraconiugale. Una aggressività esponenziale, culminata nell’episodio di agosto: S.C. (le iniziali del trentenne, ndr), l’ha aggredita facendola cadere a terra e sbattere la pancia, tanto da provocarle forti dolori addominali.
DISPOSTO ARRESTO E CARCERAZIONE
Dopo la brutale aggressione l’uomo se ne è andato via di casa e la donna ha potuto contattare il cugino: giunto immediatamente nell’abitazione, l’ha accompagnata in ospedale. Il personale medico ha prestato le cure necessarie e successivamente ha contattato la Polizia di Stato. Adnkronos sottolinea che gli investigatori del commissariato Celio diretto da Stefania D’Andrea ha raccolto le dichiarazioni della vittima ed ha raccolto le precedenti denunce dell’indiana. Il materiale è stato inviato all’autorità giudiziaria che, esaminati gli allegati, ha disposto l’arresto e la carcerazione al Regina Coeli del marito violento. Tutto è bene quel che finisce bene, una storia di violenza giunta al capitolo finale: il trentenne ora sconterà la sua pena dietro le sbarre e la futura mamma può dimenticare i mesi terribili trascorsi.