Paura per i passeggeri del volo EasyJet partito da Cefalonia, in Grecia, e diretto a Londra, in Gran Bretagna. L’aereo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Milano Malpensa a causa di fumo in cabina. Il fatto è accaduto ieri ma si è appreso solo oggi. Per cause che non sono note, e quindi sono tutte ancora da accertarsi, il fumo si sarebbe sprigionato in cabina di pilotaggio intorno alle 15 di ieri, così i piloti hanno chiesto autorizzazione per un atterraggio di emergenza nello scalo internazionale varesino. Per fortuna nessun passeggero è rimasto ferito. La procedura d’atterraggio è perfettamente riuscita. In questi giorni comunque i riflettori erano già accesi su Malpensa per il doppio anniversario che lo riguarda, cioè i 70 anni dalla sua fondazione e i 20 anni del Terminal 1. Ma sullo sfondo ci sono i disagi e le criticità attorno all’aeroporto. 



MA INTANTO A MALPENSA E’ CAOS…

Lo scenario è destinato a peggiorare la prossima estate, quando per tre mesi, a causa di lavoro di manutenzione allo scalo di Linate, 20mila voli verranno trasferiti dal city airport milanese allo scalo della brughiera. Per la prossima settimana è previsto un incontro a Somma Lombardo per discutere di rumore, inquinamento e traffico, i tre problemi su cui si attendono risposte. I comitati in un comunicato congiunto si sono rivolti ai sindaci dei nove comuni del Cuv, evidenziando il «crescente disagio» e il «crollo delle qualità ambientali e di vita», di fronte a cui riscontrano la «totale indifferenza degli amministratori». E ai sindaci chiedono «che sollecitino uno studio epidemiologico aggiornato sulle popolazioni che vivono sotto le rotte, quello precedente fermo al 2009, aveva già fornito importanti elementi: l’inquinamento fa male».

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