Sono numerosi i messaggi di solidarietà alla Lega dal mondo politico dopo il fattaccio di ieri a Trento, con una bomba carta esplosa contro la Sede. Ecco le parole di Elisabetta Gardini di Forza Italia: “Sono solidale con la #Lega per le recenti intimidazioni che sono passate da bossoli inviati per posta ad assalto ai gazebi per arrivare ora agli ordigni esplosivi. Il terzo in tre mesi ieri notte ad Ala in #Trentino dopo quelli di #Villorba e #Cremona. Una escalation pericolosa visto che si tratta di bombe e per fortuna non ci sono vittime. Esiste il dissenso , la polemica, ma arrivare agli attentati è contro ogni principio di democrazia e mi auguro che i colpevoli vengano presto acciuffati e messi in galera”. Ecco il commento di Roberto Marcato, Assessore Regionale Sviluppo Economico, responsabile nazionale Lega Nord Liga Veneta Sicurezza e Immigrazione: “In questo paese le resistenze al cambiamento sono fortissime ma più forte è il bisogno di futuro. Non ci fermiamo! Non ci fermerete! Solidarietà agli amici leghisti trentini”. Infine, segnaliamo il commento del leader di CasaPound Simone Di Stefano: “Solidarietà alla Lega e a @matteosalvinimi per l’attentato subito alla sede di Ala. Modalità simile all’attentato alla nostra sede di Firenze dove un agente perse una mano. Sono 4 scemi pericolosi, si schiacciano in 5 minuti. Il problema è che sono applauditi nei salotti buoni”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“NON SONO ANARCHICI, MA CRETINI CHE VANNO ISOLATI”

Dopo l’esplosione che ha mandato in frantumi le vetrate della sede della Lega, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è recato ad Ala, dove in serata è previsto un comizio. A proposito della bomba carta di stanotte, il leader del Carroccio ha tagliato corto: «Chi tira bombe non è un anarchico ma un cretino che deve passare un po’ di tempo in galera». Niente scappellotti, «altrimenti arrivano Telefono Azzurro e i servizi sociali». Salvini ha poi pubblicato sui social una foto che lo ritrae davanti alla sede della Lega di Ala. E ha ribadito: «Se pensano di spaventarci con queste vigliaccate si sbagliano di grosso, il Trentino non si ferma, non ha paura». Dopo esser salito su una cassa di vino ha rilanciato: «Bombe e violenza non fermano il cambiamento e non cambiano nessuno. Sono pochi cretini che vanno isolati». E ha riproposto il concetto espresso al suo arrivo: «Mi piace chi ha idee diverse dalle mie ma le esprime rispettosamente, chi invece muove le mani prende a calci e tira bombe non è un anarchico è un cretino, un delinquente che deve passare qualche giorno in galera soprattutto perché ha disturbato la gente di Ala che doveva dormire tranquilla». (agg. di Silvana Palazzo)



DI FRONTE COMPARE MOTTO RESISTENZA

Un grosso petardo o, più probabilmente, una piccola bomba artigianale costruita mettendo assieme più petardi ha provocato l’esplosione che ha distrutto la vetrina della sede della Lega Nord, ad Ala, in Trentino. L’esplosione ha svegliato nel cuore della notte il quartiere. Tutti sono scesi in strada, poi è arrivata pure un’ambulanza, ma la sede era vuota e non ci sono stati feriti. A metà mattina, come riportato da Repubblica, i militanti della Lega avevano già rimosso i frammenti e sostituito la vetrata. Il Basso Trentino è una zona in cui sono attivi vari gruppi anarchici, ma non sono giunte rivendicazioni sull’episodio. Sul muro di fronte è solo comparsa la scritta “ancora fischia il vento”, un motto della Resistenza. Intanto Giorgia Meloni e Andrea Bertoldi hanno espresso la loro solidarietà alla Lega con un comunicato ufficiale: «Pare che il gesto vile e ignobile sia opera di qualche gruppo anarchico tristemente noto ai trentini, che conosce solo la violenza per esprimere la sue idee. Su questo tema Fratelli d’Italia ha già depositato da tempo Delle interrogazioni parlamentari in Senato rimaste però senza risposta». (agg. di Silvana Palazzo)



DENUNCIATE 2 PERSONE, CONDANNA UNANIME

Il presidente uscente della provincia di Trento, candidato di centrosinistra, Ugo Rossi, ha commentato l’atto intimidatorio nei confronti della Lega, la bomba carta lanciata contro la sede del carroccio di Ala, dove oggi è atteso il ministro del lavoro, Matteo Salvini: «Un gesto inqualificabile che, ma lo confermerà l’autorità giudiziaria, integra reati che vanno perseguiti con decisione, in particolare in un momento come questo – afferma Rossi – è tempo che i responsabili di questi fatti siano assicurati alla giustizia e che si metta fine ad un elenco troppo lungo di episodi allarmanti che fanno male alla democrazia». Quello di questa notte è il terzo attentato nei confronti della Lega, terza bomba/ordigno piazzato o fatto esplodere nelle sedi leghiste. «Se voleva essere un gesto politico – ha aggiunto Rossi e concluso – non ha dimostrato né intelligenza né rispetto del civile dialogo che deve sempre caratterizzare la vita democratica del Paese». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL COMMENTO DI CALDEROLI

Proseguono le reazioni nei confronti del grave attentato ai danni della sede della Lega di Ala, in provincia di Trento, verso cui è stata lanciata nella notte una bomba carta. Matteo Salvini ha già espresso il proprio parere attraverso Facebook (lo potete trovare più in basso), a cui ha fatto eco Roberto Calderoli, storico senatore del carroccio, vice presidente del senato, che ha ammesso: «Questo è terrorismo. Non sottovalutiamo quanto sta accadendo, rischiamo un ritorno degli anni di piombo. Prima erano scritte spray, odiose ma innocue, poi proiettili e bossoli inviati con lettura, inquietanti ma innocui, poi gli assalti a banchetti e gazebo, questi meno innocui, con militanti finiti anche al pronto soccorso. Adesso siamo arrivati agli ordigni esplosivi». Quello avvenuto questa note è solamente l’ultimo di una lunga serie di atti intimidatori nei confronti dei leghisti, con ben tre bombe carta/ordigni rudimentali, piazzati in altrettante sedi della Lega: «A luglio nella nostra sede trevigiana di Villorba – ricorda Calderoli – a settembre in quella di Cremona, questa notte una bomba carta che ha devastato la nostra sede ad Ala in Trentino dove oggi è atteso Matteo Salvini. Parliamo di bombe, qualcuno se ne rende conto? Tre bombe in tre mesi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LA REPLICA DI SALVINI

Un grave atto intimidatorio è avvenuto questa notte nei confronti della Lega e del suo leader Matteo Salvini. Due persone hanno lanciato una bomba carta contro la sede leghista di Ala, in provincia di Trento, dove oggi è attesa la visita del ministro. Lo stesso Salvini ha voluto commentare l’episodio, affidando come sempre il proprio pensiero alla propria pagina Facebook personale. Pochi minuti fa il vice-presidente del consiglio ha scritto: «Sono stati i cosiddetti “anarchici”. Orgoglioso delle Forze dell’ordine e dei nostri straordinari militanti che hanno già ripulito. Certi soggetti hanno capito che dopo decenni anche i Trentini vogliono cambiare e reagiscono con violenza, ma non fermeranno il nostro SORRISO e la voglia di cambiamento della gente perbene». Salvini ha quindi annunciato che dalle ore 13:30 sarà in Trentino Alto Adige per la campagna elettorale per le provinciali del 21 ottobre, e che questa sera sarà «regolarmente ad Ala per abbracciare tutti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BOMBA CARTA CONTRO SEDE LEGA

Una bomba carta è stata fatta esplodere davanti alla sede della Lega di Ala, in Trentino. Come riferito dai principali quotidiani online, durante la scorsa notte si è sentita una forte esplosione, che ha mandato in frantumi alcuni vetri nei pressi dell’edificio leghista del paese situato in provincia di Trento. In base ai primi rilievi effettuati dalle forze dell’ordine, si tratterebbe di una bomba carta lanciata come atto intimidatorio nei confronti del carroccio, visto che quest’oggi il suo leader, Matteo Salvini, farà proprio visita ad Ala. Di fronte alla sede è inoltre comparsa una scritta con la frase «Ancora fischia il vento».

GIA’ INDIVIDUATI I RESPONSABILI

I responsabili del gesto sarebbero già stati individuati e denunciati, come ha sottolineato il governatore del Trentino, Ugo Rossi, parlando ai microfoni de Il Messaggero: «Ho sentito il commissariato del governo e la questura e mi dicono che i due responsabili sono stati identificati e denunciati. Auspico e chiedo la massima durezza. Non è possibile che ciclicamente qualcuno di certi ambienti faccia le solite cose. Sarebbe ora e tempo di agire con durezza». Il ministro Matteo Salvini è atteso ad Ala nelle prossime ore per il rush finale della campagna elettorale, in vista delle elezioni del prossimo 21 ottobre in Trentino.