Un cadavere senza testa e braccia è emerso dalle acque del Po, tra le località di Santa Giulia e Cà Lattis, e sarebbe quello di Ornella Paiato, una donna di 59 anni scomparsa da Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello (Rovigo), il 6 aprile del 2017. Secondo i carabinieri, che stanno conducendo le indagini, sarebbero ormai pochi i dubbi. Pur con la cautela del caso, i carabinieri di Rovigo sono quasi certi che sia Ornella la cui scomparsa era stata denunciata dal marito e dal figlio. Dall’autopsia effettuata è emerso che il cadavere presenta sulla schiena una protesi in metallo e, come riportato dal Resto del Carlino, la signora aveva subito un’operazione di quel tipo nei primi anni del 2000. Ma per avere la certezza che il corpo riaffiorato nel Po sia quello di Ornella Paiato verrà fatto anche l’esame del Dna. A causa della lunga permanenza in acqua, il cadavere era in avanzato stato di decomposizione, privo di testa e degli avambracci.
ORNELLA PAIATO: SCOMPARSA 17 MESI FA, IPOTESI SUICIDIO
Ma la barra di titanio trovata nella schiena non è l’unico particolare singolare che porterebbe a pensare che il cadavere sia quello di Ornella Paiato. In attesa dei risultati dell’esame del Dna, il cui esito si avrà nelle prossime settimane, ci sono i brandelli del vestito trovato sul corpo, che concorderebbero con la testimonianza dei familiari, secondo quanto riportato dal Messaggero. Il giorno della scomparsa la donna si era allontanata da casa a piedi, e non aveva più fatto ritorno. Subito scattarono le ricerche, senza esito. Ma la famiglia non aveva mai smesso di cercarla: i parenti pubblicarono volantini e si rivolsero anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che si era occupata del caso, e a Pomeriggio 5. Come riportato da Polesine24, gli investigatori escludono che Ornella Paiato sia stata vittima di un atto violento. Si sarebbe invece trattato di un suicidio.